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A Pontida esperienza in chiaroscuro per Donato Toma: prima gli applausi, poi i fischi del popolo leghista. Immediata la reazione della Fanelli: “Autogol del governatore”

Prima gli applausi, poi i fischi. Bilancio in chiaroscuro per il governatore Donato Toma alla festa della Lega a Pontida, in provincia di Bergamo. Il Presidente della Giunta regionale del Molise, dopo i ringraziamenti per la presenza dei leghisti in Molise durante la campagna elettorale, inciampa e si becca i fischi del popolo padano.

Al popolo padano non è andato giù che Toma nominasse sul palco l’ex premier Silvio Berlusconi: “Sono felice di avere Salvini e i ministri della Lega come interlocutori privilegiati – la conclusione del discorso finito tra i fischi – L’unità del centrodestra non è in discussione. Silvio Berlusconi, con grande senso di responsabilità, ha dato l’assenso per la formazione di un governo tra i due partiti che hanno ottenuto il maggior numero di voti”. Una frase spezzata a metà dalle proteste dei 70mila della Lega di Salvini a Pontida tra l’imbarazzo generale, anche del vice-premier e Ministro dell’Interno.

“Ringrazio l’amico Matteo Salvini per l’invito – aveva iniziato TomaMatteo è stato attivissimo per la campagna elettorale in Molise e non potevo non essere a Pontida per salutare un partito alleato e per ringraziare anche tutti i parlamentari della Lega che sono venuti fisicamente in Molise a sostenere la nostra coalizione”.

“Io sono un presidente di centrodestra – ha continuato il governatoreeletto da una coalizione unita e compatta. Dialogo istituzionalmente con il Governo, com’è giusto che faccia un presidente di Regione che rivendica attenzione per il proprio territorio, e sono felice di avere Matteo Salvini e i ministri della Lega come interlocutori privilegiati. L’unità del centrodestra non è messa in discussione. Viviamo una fase dinamica della vita politica: Silvio Berlusconi, con grande senso di responsabilità, ha dato l’ok alla formazione di un governo tra i due partiti che hanno ottenuto più voti e che hanno trovato una convergenza programmatica. In questo modo si è sbloccata una situazione di impasse che rischiava di essere pericolosa per il nostro Paese”.

Venendo alla situazione regionale, Toma ha evidenziato come il Molise stia tornando sulla scena nazionale. “Si parla del Molise, c’è di nuovo attrattività e gli imprenditori cominciano a mostrare interesse per il nostro territorio. In noi prevale un senso di fiducia, perché siamo consapevoli di vivere in un habitat bello e sano e siamo fermamente convinti che tutti, prima o poi, lo scopriranno”.

Toma, infine, ha rilanciato l’idea già espressa a Napoli nel corso del convegno sul “Piano per il lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni”: un appuntamento dei governatori del centrodestra in Molise per parlare di autonomia e sviluppo.  

Immediata la reazione del Partito Democratico e della consigliera regionale Micaela Fanelli.

“Autogol di Toma: la subalternità politica alla Lega Nord, resa con un gesto di alto simbolismo, la presenza a Pontida, non era mai stata osata da nessun molisano al vertice delle istituzioni, almeno fino ad oggi. Conferma che la nostra Regione subisce la linea decisa dalla Lega Nord, iniziata dall’imporre Mazzuto in Giunta”, le parole dell’ex sindaco di Riccia.

“Abbiamo presentato un’interpellanza al governatore e aspettiamo di sentire in Consiglio regionale le sue dichiarazioni circa la linea tenuta dall’Assessore all’immigrazione contro i Prefetti di Campobasso e Isernia. Sarà l’occasione per capire chi detta l’agenda politica nella nostra Regione: se il Presidente e la moderazione di Forza Italia, a cui Toma dichiara di aderire (e che ricordo essere opposizione alla Lega a Roma) o la Lega stessa. E siccome – prosegue Micaela Fanellila condanna politica dei comportamenti di Salvini è netta, vogliamo capire se con i suoi gesti e le sue presenze dobbiamo condannare fermamente anche Toma. Che dimostra un’eco di deriva verso destra, non quella liberale ma estrema, anche con il mancato patrocinio al Gay Pride, nascondendosi dietro improbabili motivazioni tecniche, che non mancheremo di verificare. In Molise gli elettori hanno scelto una linea di governo di centrodestra moderato. Cosa si sta accadendo, invece? Una torsione su posizioni estreme, demagogiche, illiberali. I grillini e le altre forze politiche in Consiglio, che ne pensano? Non è questa la Regione scelta dai molisani, non è questa la Regione conosciuta per il suo volto umano, che rispetta gli obblighi internazionali e morali. Noi pensiamo che la linea di Salvini sia da condannare con fermezza. E chiediamo a Toma di assumere una posizione politica chiara ed inequivocabile. Perché non riuscirà a mantenere l’equidistanza né tanto meno la libertà di azione, ma solo ad incassare brutte figure, come pare sia avvenuto nella visita istituzionale lombarda.  E questo, sinceramente, dispiace a tutti noi. Un Presidente rappresenta tutta la sua Regione – conclude la consigliera regionale Fanelli e pertanto ha la responsabilità di garantire una guida indipendente e inclusiva di tutte le sensibilità”.

Redazione

CBlive

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