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Battista cesserà anche dalla carica di Presidente della Provincia di Campobasso. Tra i sindaci si aprirà la partita per la presidenza dell’ente di via Roma

Ribaltone anche alla Provincia di Campobasso. In coincidenza con la fine del mandato del sindaco di Campobasso, Antonio Battista, quest’ultimo cesserà anche dalla carica di numero uno dell’ente di via Berta.

L’elezione di Battista a Palazzo Magno, la prima con il sistema elettorale di secondo livello, c’era stata nel settembre 2016 e l’esponente del Partito Democratico superò il compianto sindaco di Campochiaro, Antonio Carlone.

L’attuale sistema elettorale prevede l’elezione del Presidente della Provincia da parte dai sindaci e dai consiglieri comunali della Provincia.  

Il Presidente della Provincia dura in carica quattro anni e deve essere un sindaco il cui mandato scada non prima di 18 mesi dalla data delle elezioni. In caso di cessazione dalla carica di sindaco, come nel caso di Antonio Battista, decade anche dalla carica di Presidente della Provincia.

Il rinnovo del Consiglio Provinciale di Campobasso c’era stato il 31 ottobre 2018 e prevalse una maggioranza di centrodestra. Nonostante ciò, l’assise di via Roma ha consentito a Battista, esponente del centrosinistra, di proseguire il proprio mandato.

Dopo i turni di ballottaggio di Campobasso e Termoli, ma soprattutto dopo la cessazione dalla carica di Presidente della Provincia, all’ente di via Roma si aprirà la partita per succedere a Battista. I giochi si apriranno dopo l’elezione dei primi cittadini nel capoluogo e nella cittadina adriatica, anche perché sono i due Comuni, il cui voto ponderato dei Consiglieri comunali chiamati alle urne è il più alto e, quindi, decisivo per l’elezione del futuro Presidente della Provincia di Campobasso.

Redazione

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