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Surroga dei consiglieri e problemi di legittimità, anche gli ex di Palazzo D’Aimmo tornano alla carica. “Toma si attivi per ottemperare agli atti consequenziali previsti”

Non solo i Dem. Sulla questione delle surroghe, alla luce di quanto stabilito ieri sera dal Consiglio dei Ministri, intervengono anche gli ex consiglieri regionale che dopo essere stati messi fuori dall’Assise di Palazzo D’Aimmo si sono rivolti alla giustizia amministrativa.

Paola Matteo, Massimiliano Scarabeo e Antonio Tedeschi: chiedono infatti al Governatore di attivarsi per ottemperare agli atti consequenziali previsti.

“Il Consiglio dei Ministri – spiegano i tre ex consiglieri – ha rilevato problemi di legittimità nella legge di stabilità 2020 della Regione Molise. Più precisamente è intervenuto sull’articolo inerente la surroga dei consiglieri agli assessori nominati in Giunta, utilizzando un emendamento inserito ad hoc, proprio in fase di approvazione della Legge di Bilancio regionale. La questione è stata portata dapprima davanti alla giustizia amministrativa, che ha declinato al sua competenza, e ora pende davanti al Tribunale di Campobasso che ha già fissato le relative udienze.

Di ieri – dicono ancora – la decisione da parte del Consiglio dei Ministri, che avallando le nostre perplessità e argomentazioni giuridiche circa la legittimità di quanto approvato dal Consiglio Regionale, ha deciso di soprassedere visto l’impegno assunto della Regione a revocare il provvedimento così osservato”.

“Avevamo ragione e avremo ragione”, commentano amaramente Matteo, Scarabeo e Tedeschi.

“Quello che, prontamente e convintamente abbiamo esternato al Governatore, – continuano – era un invito a non destabilizzare la Regione, al fine di evitare ogni ricaduta sull’operato dello stesso Consiglio.  Ma i protagonisti di questa oscura e grottesca vicenda, incorrendo in un errore marchiano, hanno preferito seguire una strada tecnicamente impercorribile. Praticamente un vicolo cieco. Tanto è vero che ora devono fare necessariamente marcia indietro cancellando un’aberrazione giuridica sfociata in una “legge regionale provvedimento” tesa ad eludere i contenziosi e oggi osservata e da revocare.

“Adesso – concludono – aspettiamo che il Presidente della Giunta, il Presidente del Consiglio Regionale e il Consiglio Regionale si attivino immediatamente per ottemperare agli impegni assunti con la Presidenza del Consiglio dei Ministri adottando ogni atto consequenziale previsto dalla legge, ripristinando lo stato di diritto e la conseguente reintegra dei consiglieri illegittimamente estromessi. Il tutto con ampia riserva di ogni azione a tutela di ogni diritto ed interesse leso”.

Redazione

CBlive

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