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La delusione del prof e mister Argano, in questo mese allenatore dei disoccupati siciliani. “Un peccato la rinuncia alla serie D del Macchia: lo specchio della crisi e della mancanza di programmazione dei club molisani”

Filippo Argano ai tempi del Visè, nella serie A belga
Filippo Argano ai tempi del Visè, nella serie A belga

GIUSEPPE FORMATO

È stato un anno sportivo intenso per il preparatore atletico Filippo Argano, siciliano di Palermo, adottato dalla città di Isernia dal lontano 2002, l’anno in cui i biancocelesti vinsero il campionato di serie D, approdando nella ex C2.

Il prof, dopo le esperienze nella serie A belga col Visè e in Lega Pro a Messina e Ischia, nell’ultima stagione, ha centrato il double col Macchia, sposando quello che credeva potesse essere un progetto a medio-lungo termine. Vittoria del campionato di Eccellenza e trionfo nella Coppa Italia regionale. Per emulare il Campobasso della stagione 2013/2014, è mancato solo il sigillo nelle fasi nazionali della kermesse tricolore.

Nel corso dell’ultima stagione sportiva, Argano, già preparatore atletico professionista, si è diplomato, alla Figc Molise, allenatore di calcio Uefa B, al termine di uno dei corsi indetti dal Centro Tecnico Federale di Coverciano, insieme ad altri trentatré colleghi molisani.

Filippo Argano, in questi giorni, si trova a Palermo, ma non in vacanza. È stato chiamato dall’Equipe Sicilia, per allenare i calciatori siciliani senza contratto, tra cui figura anche l’ex bomber del Campobasso, Pietro Balistreri, reduce dalle esperienze alla Torres e al Taranto in Lega Pro.

Argano aveva altri programmi: appena un mese e mezzo fa pregustava il suo ritorno in serie D, per continuare il progetto intrapreso col Macchia un anno fa. Un club, costruito per vincere il campionato, che non ha deluso le aspettative. La scelta di lasciare, così, già all’indomani della paventata possibilità di spostare il titolo del club pentro, che ripartirà dalla Prima categoria e che l’anno prossimo cambierà denominazione in Aesernia.

“Sono amareggiato – le parole di mister Filippo Argano in una delle sue pause durante gli allenamenti a Palermo – perché il Macchia non si è iscritto alla serie D. Con lo staff tecnico e con i calciatori abbiamo fatto un grande lavoro durante un anno ricco di soddisfazioni. Ci è stato chiesto di vincere e l’abbiamo fatto a mani basse. Non credo che un centro così piccolo in futuro potrà emulare quanto fatto dal Macchia d’Isernia”.

“Il progetto – afferma Argano, che finora era rimasto in silenzio – doveva continuare, senza essere snaturato. Altrimenti per quale motivo avremmo dovuto vincere? Il motivo economico, sicuramente, è stato determinante, però, è stato un peccato perdere tutto così”.

“Resterà una pagina di storia importante del calcio molisano – prosegue il prof mister molisano d’adozione – considerando che abbiamo sbaragliato un’agguerrita concorrenza. Il calcio è imprevedibile, ma ciò che contano sono i risultati, quelli che abbiamo ottenuto”.

“La proprietà del club – rimarca Filippo Argano – ha fatto i suoi conti, decidendo di non iscrivere la squadra alla serie D. Questa vicenda è lo specchio del calcio molisano, con due sole squadre nel massimo torneo dilettantistico, che per iscriversi hanno fatto i salti mortali. Non vedo un futuro roseo per il calcio molisano e di questo mi dispiace, perché i club a un certo livello creano un indotto di professionisti che lavorano attorno ad esse”.

“Difficoltà economiche a parte – la chiusura con affondo di mister Argano – la maggior parte delle società molisane mostra approssimazione. È una chimera trovare una programmazione seria e i risultati sono quelli sotto gli occhi di tutti. Campionati mediocri e spalti sempre più vuoti, anche nelle piazze più importanti della ventesima regione d’Italia”.

Il futuro di Argano? “Per il momento alleno i disoccupati dell’Equipe Sicilia. Diamo una mano a questi ragazzi a tenersi in forma, in modo che alla prima chiamata utile sono già pronti per aggregarsi alle loro prossime squadre. Attendo qualche chiamata, anche se credo, a questo punto, occorrerà attendere ancora un po’. La speranza, ovviamente, è trovare una società con una programmazione a medio-lungo termine. In attesa della chiamata giusta, ne approfitterò per continuare il mio costante aggiornamento”.

Redazione

CBlive

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