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Serie D, la sofferenza vale tre punti per il Campobasso. I lupi e la prova del nove: a Macerata per confermarsi e sognare. Sorprende il Termoli, male l’Agnonese (guarda la photogallery)

Campobasso - Castelfidardo 3-1 (22)
Di Gennaro, autore del gol del definitivo 3-1

GIUSEPPE FORMATO

Venti minuti di sofferenza che potevano costare caro al Campobasso con un incrocio dei pali del marchigiano Cavaliere a mettere i brividi al pubblico di ‘Selva Piana’: alla fine, però, i lupi hanno fatto valere il maggiore tasso tecnico, annichilendo il Castelfidardo con un tris che porta la firma del tandem d’attacco, Miani-Di Gennaro, la coppia-gol rossoblù. Cinque le reti dell’ex Termoli, quattro quelle dell’ex centravanti dell’Hellas Verona e del Matera: nove le realizzazioni in due sulle tredici totali, messe a segno dalla truppa di mister Francesco Farina.

Sei i punti di distanza dalla vetta della classifica, occupata da quella Maceratese che domenica prossima, 9 novembre 2014, riceverà la visita dei lupi. Gara crocevia: in caso di vittoria, il meno tre dalla prima posizione cambierebbe obiettivi e strategie di mercato invernale del Campobasso, anche considerando che nel girone di ritorno i rossoblù giocheranno al ‘Selva Piana’ tutti gli scontri diretti: Matelica, Maceratese, Sambenedettese e Civitanovese, infatti, saranno tutte ospiti nel capoluogo molisano.

Maceratese – Campobasso sarà di diritto la gara della stagione dei lupi, seppur siamo ancora alla decima giornata: la vittoria avvicinerebbe la squadra molisana alla vetta, la sconfitta (peraltro, parola sconosciuta alla società rossoblù dall’agosto 2013), invece, allontanerebbe la prima piazza a ben nove lunghezze. Quanto basta per considerare il match dell’Helvia Recina quale gara per lanciare un chiaro segnale al trio marchigiano (Maceratese, Matelica e Sambenedettese), che punta (senza nascondersi) al salto in serie C. In caso contrario, per il Campobasso il torneo proseguirà senza troppe pressioni.

In sala stampa, nel post-Castelfidardo, è stato il vice-allenatore Antonello Corradino, complice la squalifica di mister Francesco Farina, a parlare della partita e del momento dei lupi: “A parte una ventina di minuti del secondo tempo, durante i quali abbiamo sofferto, possiamo dire che la vittoria è stata meritata. Ci serviva il successo e abbiamo portato a casa i tre punti. Occorre fare i complimenti pure al Castelfidardo, considerando che era reduce da quattro sconfitte consecutive e, nonostante ciò, si è giocato le proprie chance fino alla fine. Abbiamo sofferto un po’, ma occorre pure considerare che in mezzo non avevamo Marinucci Palermo”.

Come mai la sostituzione di Nicolai con Bernardi e l’ingresso di Vitelli in un momento di vantaggio per il Campobasso? “Conosciamo bene Matteo, un calciatore che ha spinta sulla fascia ed è bravo tecnicamente. Nicolai aveva dato molto e stava iniziando a perdere di lucidità. Bernardi, tra le altre cose, ha avuto anche la chance per chiudere la gara. Vitelli, invece, è stato chiamato per arginare il loro mediano basso, che stava iniziando a prendere spazio. Dopo l’uscita di Di Gennaro, invece, è andato a posizionarsi in avanti”.

Da Pani vi aspettavate qualcosa in più? “Claudio è giocatore diverso da Todino. È più tattico e, inoltre, oggi come oggi non è semplice sostituirlo. Fermo restando che abbiamo fornito una buona prova, forse, qualche giocatore ha pagato il fatto di essere stato impiegato di meno nell’ultimo periodo”.

Il Campobasso non può prescindere da Miani e Di Gennaro? “Sono due calciatori fondamentali, ma io non mi soffermerei sui singoli. In questo momento i nostri due attaccanti stanno dando qualcosa in più, ma io preferisco pensare al collettivo”.

A Macerata sarà una gara crocevia per il Campobasso? “Più che crocevia, io direi fondamentale. Andremo in casa della capolista sicuri dei nostri mezzi. Vedremo il Campobasso delle ultime uscite, più equilibrato rispetto alle prime partite. Faremo di tutto per tornare a casa con la vittoria. Non dimentichiamo, però, che non pensiamo troppo avanti, perché fare il passo più lungo della gamba potrebbe essere pericoloso. Si rischierebbe di accusare il colpo a ogni passo falso”.

Le altre due molisane del girone F di serie D – Il Termoli, in piena crisi societaria, sembra rinato. Dopo il successo di Agnone, il bis contro la Recanatese. Sei punti per l’allenatore molisano, Salvatore Cardamone, costretto a gestire il gruppo in una situazione emergenziale e, per questo motivo, questi due successi valgono molto di più di sei punti per la classifica.

Abbiamo lavorato tanto e benele affermazioni di un motivatissimo trainer Salvatore Cardamone -, i risultati ci stanno dando ragione. I venti calciatori si sono messi a disposizione in questo momento di difficoltà e non stanno mollando. C’è voglia di lottare, perché sappiamo che la crisi societaria, prima o poi, si risolverà e noi possiamo solo continuare a giocare al massimo delle nostre possibilità. Dopo queste due vittorie ci aspettano altrettante trasferte consecutive, in casa del Celano e dell’Amiternina, e noi proveremo a giocarcele con tutte le nostre forze”.

Il Termoli ci ha preso gusto e, mentre si attende che si risolva la crisi societaria, domenica prossima, 9 novembre, ancora una gara alla portata dei giallorossi: a Celano, i ragazzi di Cardamone proveranno a calare un pregevole tris di successi, magari per contribuire a rendere appetibile l’ingresso di un nuovo presidente, al posto del dimissionario Nicola Cesare.

È entrato in un tunnel, che per il momento non vede uscite, l’Olympia Agnonese, che ha accusato una sconfitta sul campo di Jesi. Il 2-0 finale in favore dei marchigiani lascia ancora una volta l’amaro in bocca agli uomini di mister Donatelli, che lasciano il punto del pareggio soltanto in zona ‘Cesarini’, come era già successo in altre occasioni.

La Jesina segna all’87’ e al 91’: minuti caldi per i granata, che nel finale hanno già lasciato campo libero alla Sambenedettese, al Castelfidardo e al Termoli, perdendo qualcosa come sei punti quando i giochi sembravano fatti.

Noi allenatori dobbiamo leggere le situazioni di giocoha affermato nel post-partita un amareggiato Giuseppe Donatelli, allenatore dei granata – ma non chiudere gli occhi di fronte a certe decisioni arbitrali. Non abbiamo protestato sul gol del vantaggio della Jesina, ma sul calcio di rigore concesso ai marchigiani. Siamo arrivati nelle Marche con diverse defezioni, riuscendo a imbrigliare il loro gioco. Il passivo di due reti è una punizione troppo pesante per quanto abbiamo fatto vedere nei 90 minuti”. Le sei sconfitte in nove incontri iniziano a pesare e anche le rassicurazioni della scorsa settimana, rilasciate dal presidente Antonio Melloni sulla sorte dell’allenatore dell’Agnonese, non sembrano più rispondenti a verità. A pagare quando una squadra va male, spesso e volentieri, è sempre l’allenatore: Agnonese è stata sempre un’eccezione. Sarà così anche questa volta? Per scacciare i fantasmi dell’esonero occorrerà vincere domenica prossima, 9 novembre, contro l’Amiternina in uno scontro diretto per la salvezza.

La galleria fotografica di Campobasso – Castelfidardo 3-1 a cura di Fabio Del Balso (in caso di riproduzione citare la fonte: autore e testata)

LA CLASSIFICA GENERALE

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