
Lo chiamano storytelling, ma a volte è semplicemente vita. Quella che pulsa tra le colline del Molise, sugli spalti dello stadio Molinari, nei cori della curva, nelle mani sporche di chi lavora e sogna, e nei piedi dei ragazzi che ogni giorno si guadagnano il diritto di indossare una maglia, non una qualunque: quella del Campobasso FC.
Il mondo lo scoprirà presto grazie a “Running with the Wolves”, la serie televisiva prodotta da Disney, in onda in prima serata su ESPN il 29 luglio alle 19:00 ET (l’una di notte in Italia), con altri episodi il 30 e il 31 luglio. Un progetto ambizioso, internazionale, ma profondamente radicato in una realtà fatta di appartenenza, sacrificio e riscatto. Una storia che parte da lontano, e che ora viene raccontata con la forza del cinema, con l’autenticità del documentario e con il battito del cuore.
A dare ulteriore risonanza all’evento, è arrivata nei giorni scorsi la troupe del TG1, con la firma e lo sguardo di Felicita Pistilli. Giornalista esperta, inviata Rai, ma soprattutto campobassana. Ha seguito per un’intera mattinata la preparazione della squadra, respirando lo stesso ossigeno dei Lupi, osservando i dettagli, cogliendo quei silenzi e quei gesti che sfuggono a chi si ferma alla superficie.
Ha cercato, come impone la professione giornalistica, di mantenere uno sguardo equidistante.
Ma l’equidistanza si misura nei toni, non nei sentimenti. E quelli, forse, erano già lì, pronti a riaffiorare. Perché il Campobasso, per chi ci è nato dentro, non è mai solo una notizia.
Nella sua presenza allo stadio, nel suo sguardo attento e partecipe, si è colta una familiarità autentica. Ha indossato con un sorriso la sciarpa ufficiale del Campobasso FC, nuova di produzione che ha voluto consegnarle il direttore generale Mario Colalillo. L’ha annusata, come si fa con i ricordi che sanno di casa, e stretta tra le mani, come si fa con ciò che appartiene.
Il servizio andato in onda – novanta secondi diventati virali – ha fatto il giro d’Italia. Ma per molti, più che un servizio giornalistico, è sembrato un atto d’amore silenzioso, misurato, ma profondo. Un piccolo frammento di verità in mezzo a un racconto collettivo che cresce, puntata dopo puntata. E che ora, con la serie “Running with the Wolves”, si prepara a conquistare il mondo.
Il TG1 ha raccontato l’idea lungimirante di una proprietà americana che non vende sogni, ma costruisce orizzonti. E ha scelto di farlo anche con le telecamere di Disney, con la visione di Mark Consuelos, con un modello che guarda in alto senza dimenticare da dove parte.
Campobasso è piccola, dicono. Ma da qui ora si guarda il mondo. E il mondo guarda qui.
Perché un amore autentico, se lo racconti bene, diventa universale. E l’amore per il Campobasso, per questa maglia, per questa terra, non è mai stato una moda. È stato, ed è, eterno.
Dal 29 luglio, con “Running with the Wolves”, lo scopriranno in tanti. Ma chi lo ama da sempre, sa già come va a finire: con il cuore che batte forte e gli occhi che si bagnano di orgoglio.















