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Mascione, centrale a biomasse: il Wwf Molise contesta lo screening della RG1 Campobasso. Punto per punto i perché di un dossier “estremamente deficitario”

centrali A BIOMASSAMARIA CRISTINA GIOVANNITTI

Non sappiamo l’altezza e la dimensione del camino dell’impianto a biomasse legnose in contrada Mascione a Campobasso. Non sappiamo che tipo di macchinario tecnologico sarà utilizzato perché si parla solo di un “impianto rurale”.

Non sappiamo il sistema di funzionamento del reattore e neanche i veri livelli di inquinamento perché la società RG1 Campobasso, quella che gestisce la realizzazione dell’impianto a biomasse a Mascione, nel dossier di screening ambientale presentato lo scorso 7 aprile all’Arpa Molise, fornisce informazioni vaghe e carenti, anzi a detta del Wwf Molise, i dati sono “estremamente deficitarii”.

È così che  il Wwf, punto per punto, spiega il perché di una relazione incompleta.

Su questa base la società parla di valori di inquinamento neutro mentre il Wwf evidenzia uno stato “senz’altro peggiorativo” dei valori di PM10, quali fumo e polveri, e di NO2, ovvero di diossido d’azoto. Non solo ma manca la descrizione ambientale di contesto per cui non si specifica nulla in merito alla flora, la fauna, habitat, clima acustico e qualità dell’aria.

La società, secondo il Wwf, non fa menzione neanche ai sistemi che intende utilizzare per l’abbattimento degli inquinanti anzi riporta 30 mc/a come quantità di gas a metro cubo di acqua per la depurazione mentre la giusta quantità necessaria è di 100mc/a.

Cosa ancor più grave è che la società spiega la natura delle biomasse, ovvero il 70 per cento sono sottoprodotti di attività agricole e di allevamento mentre il 30 percento sarà di origine biologica, ma non fa riferimento alla fonte di approvvigionamento né alle filiere. Inoltre il dossier non accenna neanche alle attività di trinciatura, cippatura ed essicazione e non chiarisce neanche i benefici economici che deriverebbero dalla centrale.

Inoltre è la stessa società a specificare come l’impianto ricade in un’area soggetta a vincolo di competenza per la Soprintendenza per i beni archeologici e paesaggistici, oltre che in una zona soggetta a vincoli idrogeologici.

Insomma, tante le contestazioni del Wwf Molise in riferimento alla relazione VIA, ovvero di screening, della RG1 Campobasso, “carente su troppi dati che non permettono di poter fare un confronto tra il prima ed il dopo”. Di sicuro per l’organizzazione ambientale, l’impianto a biomasse di Mascione non farà altro che creare un danno alla qualità dell’aria ed anche del suolo, considerando il torrente Ruviato che scorre lì vicino.

La richiesta del Wwf è che necessariamente la relazione venga integrata con i dati manchevoli.

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