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Peppino sta bene e cerca casa. Ma sui forum dei veterinari la discussione su come il cane sia stato sfigurato resta aperta. Lo sfortunato amico a quattro zampe continua a far parlare di sé

Il cane Peppino è ormai un caso mediatico nazionale per la brutalità con cui sarebbe stato sfigurato: qualcuno gli avrebbe, infatti, infilato un petardo nel naso.

Un’ipotesi questa che, però, non pare convincere molti veterinari in ambito nazionale, i quali, sui diversi forum dedicati, si stanno interrogando sulla possibilità concreta che qualcuno possa davvero aver agito in quel modo.

Per alcuni esperti, infatti, piazzare un petardo nel naso di un cane sarebbe difficile senza addormentare prima l’animale.

Ecco perché, se qualcuno avanza l’ipotesi del cane ritrovatosi nei pressi dell’esplosione di un petardo, c’è anche chi non esclude la possibilità che Peppino sia stato colpito da un’arma da fuoco.

Ma tra le differenti opzioni sulle quali ci si interroga in queste ore, ci sarebbe anche chi lascerebbe ancora aperta la possibilità che si sia potuto trattare di un tumore.

Così, mentre il dramma vissuto da Peppino, ribalzando sui media nazionali, sta scomodando la comunità di esperti, chiamando in causa anche la medicina veterinaria forense (la nuova branca che si occupa di stabilire la morte di un animale supportato da esami anche sofisticati ndr), l’animale, ritrovato con la faccia sfigurata, sta molto meglio e cerca casa.

L’associazione protezione animali – APAC DI Campobasso – che ha preso in cura da subito Peppino, fa sapere, infatti, che è giunto il momento di cercare una famiglia adottiva per il cagnolino più conosciuto d’Italia.

“I criteri di selezione – dicono i volontari – richiedono persone amorevoli, responsabili e consapevoli perché Peppino è in via di guarigione ed ha ora bisogno di una famiglia. La sua degenza procede bene e la fase post operatoria vede una veloce cicatrizzazione della ferita riportata”.

Il presidente dell’Associazione Protezione Animali Campobasso, Ilenia Luisa Iorio, che ringrazia attraverso la pagina Facebook “tutte le persone che hanno contribuito con le loro generose offerte a sostenere la delicata operazione”, apre così la strada alle selezioni per cercare una famiglia adottiva per Peppino, pubblicando i requisiti fondamentali che è possibile consultare sull’apposita pagina Facebook.

Per prima cosa l’animale potrà essere adottato solo da famiglie provenienti dal Molise in su. I volontari escludono, infatti, le regioni del Sud Italia, “flagellato dal randagismo”.

L’iter per il cane che ha commosso il mondo sarà poi simile a quello seguito per tutti gli altri animali. Ci sarà un questionario a cui sottoporsi e controlli pre e post affido, ma la famiglia in questione dovrà anche mostrare la propria disponibilità a rimanere in contatto nel tempo con l’associazione.

Peppino potrà poi essere ospitato solo da chi sarà disposto a farlo stare in casa e non da chi pensa di poterlo tenere relegandolo in giardino.

Ma non è tutto, dato che bisognerà anche dimostrarsi disponibili a intraprendere un percorso con un educatore.

Insomma, l’impegno dei volontari è solo quello di poter affidare Peppino a chi saprà prendersene cura e dimostrargli amore per tutta la vita. Proprio come quello che, siamo sicuri, il piccolo animale sfigurato è già disponibile a ricambiare.

Redazione

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