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Agosto in città: cartellone da 64mila euro ma il concerto di Niccolò Fabi è a pagamento

I consiglieri di centrodestra di Palazzo San Giorgio insorgono contro i pentastellati: "Per i paladini della giustizia non valgono le regole?"

Il cartellone di eventi promosso dall’amministrazione Gravina finisce al centro delle polemiche e sotto la lente d’ingrandimento del centrodestra di Palazzo San Giorgio. Lo fa a pochi giorni dal caso Gravina relativo al bonus Covid finito agli onori delle cronache nazionali.

In modo particolare, i consiglieri di minoranza insorgono dopo aver appreso che il concerto di Niccolò Fabi in programma il prossimo 24 agosto a Parco San Giovanni, per le mille persone che, in base alla normativa anti-covid, riusciranno a prenotarsi, sarà a pagamento.

A scoprire che il costo del biglietto è di 10 euro sono state, infatti, già tanti cittadini che hanno utilizzato l’apposita App per la prenotazione, già costata mille euro al Comune.

Tutti avevano, infatti, taciuto su questo aspetto, emerso solo oggi in occasione della conferenza stampa dell’assessore Paola Felice e del presidente della Commissione Cultura, Nicola Giannantonio.

Il riferimento al costo del biglietto manca, infatti, sia nella delibera che sui manifesti relativi al cartellone estivo.

Nel corso della conferenza stampa a far sapere che il concerto sarebbe stato a pagamento ci ha pensato proprio la Felice che ha anche evidenziato come il ricavato, ovvero 10mila euro, andrà all’associazione Terzo settore che utilizzerà quel denaro per riqaulificare parchi urbani.

Una postilla di cui però non c’è alcuna traccia sulla delibera di Giunta comunale, dove a dire il vero manca anche qualunque tipo di riferimento ai numeri di protocollo delle richieste delle varie ditte a cui sono stati affidati gli eventi e che il Comune avrebbe dovuto acquisire.

A volerci vedere chiaro sulla questione sono ora i consiglieri di centrodestra che ricordano come già l’amministrazione per il concerto del 24 ha stanziato “undici mila euro non comprensivi delle spese relative ai diritti SIAE, al palco, alla fornitura di energia elettrica, al facchinaggio, ai camerini, al catering e alle transenne, a carico, quindi, dell’Amministrazione”.
Spese quest’ultime a cui sono stati assegnati, per tutti i concerti in programma, 10mila euro per la ditta che se ne occuperà (ndr).
“Ci meravigliamo di come, nonostante la Giunta comunale abbia stanziato una cifra, anche abbastanza consistente, abbia deciso di mettere a pagamento, al costo di 10 euro, il concerto”, affermano ora i consiglieri comunali Salvatore Colagiovanni e Carla Fasolino dei Popolari per l’Italia, Mario Annuario di Fratelli d’Italia e Domenico Esposito di Forza Italia.
“Un’azione – commentano – non chiara dopo aver letto il regolamento comunale, che afferma a chiare lettere come quando il Comune interviene con cifre consistenti, a supporto di una iniziativa, questa non può essere messa a pagamento”.
“Questa amministrazione mette in campo tutto quanto abbia contestato negli anni passati, quando il Movimento 5 Stelle, con quattro consiglieri, oggi sindaco, vice-sindaco e assessori, erano minoranza”, rimarcano i quattro consiglieri.
“Non esistono più le regole e, oggi, si può fare di tutto a discapito di Campobasso e dei suoi cittadini”, la bordata di Colagiovanni, Fasolino, Annuario ed Esposito che annunciano come sulla questione sarà presentata
un’apposita interrogazione in Consiglio comunale, “per capire come si sta agendo e se le regole valgono per tutti”.
“Un atteggiamento che non può essere giustificato, soprattutto perché è messo in campo da chi si è sempre elevato a paladino della giustizia, facendo la morale a tutto e tutti – concludono gli esponenti del centrodestra Niccolò Fabi è un grande artista. Noi contestiamo il metodo e chiederemo conto di quanto accaduto nelle opportune sedi al sindaco e all’assessore al ramo, che è anche il vice-sindaco”.

Redazione

CBlive

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