
Il Consiglio comunale di Campobasso, riunito a Palazzo San Giorgio, ha approvato la variazione al Documento Unico di Programmazione 2025-2027 e il bilancio consolidato 2024. Determinanti per il via libera sono state astensioni e assenze strategiche, che hanno permesso alla maggioranza guidata dalla sindaca Maria Luisa Forte di raggiungere i numeri necessari. Tuttavia, non è stata ottenuta la maggioranza qualificata dei 17 voti per l’immediata eseguibilità del consolidato.
A votare convintamente contro il consolidato il gruppo di Fratelli d’Italia che, insieme all’ex alleato Pino Ruta – con un centrodestra ormai sempre più percepito come stampella dell’amministrazione Forte – rappresentano oggi l’unico vero ostacolo per la Giunta di centrosinistra.
La votazione sul bilancio è arrivata durante una seduta ad alta tensione, segnata dall’ennesimo scontro tra ex alleati. A riaccendere il conflitto è stata ancora la vicenda della Sea, la società partecipata che gestisce igiene urbana e piano neve. Già lo scorso maggio, la nomina del nuovo presidente Piero Neri aveva provocato le dimissioni dei consiglieri civici.
Stavolta a dividere l’Aula è stato l’accesso agli atti richiesto da Ruta sui conti della partecipata e respinto dall’amministrazione. “Non posso approvare al buio senza sapere come vengono gestiti i soldi pubblici”, ha dichiarato il leader dei civici, che si è scontrato duramente con il capogruppo PD, Stefano Ramundo, autore di un intervento dai toni durissimi in cui ha parlato di “prostituzione intellettuale”.
La sindaca Forte ha accusato Ruta di essere uscito dalla maggioranza “solo perché non è stata nominata nel CdA della Sea la persona da lui indicata”. L’ex candidato sindaco ha respinto le accuse, rivendicando invece la sua richiesta come un atto di trasparenza.
Dopo un dibattito acceso e momenti in cui l’Aula è parsa trasformarsi in un vero e proprio ring, il clima si è disteso sul voto delle mozioni: approvata all’unanimità quella sul catasto digitale, proposta dal consigliere Sabino Iafigliola di Costruire Democrazi, mentre è stata ritirata quella sulla rete ictus, superata dal ricorso al TAR presentato dal Comune.















