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Riduzione ore CUP Riccia, il sindaco Pietro Testa: “Grave danno e disservizio dell’Asrem”

“Dal 1° giugno 2021 l’Asrem, che aveva annunciato una nuova organizzazione finalizzata a potenziare gli sportelli di prenotazione (CUP) delle visite specialistiche su tutto il territorio regionale, in realtà ha ridotto le ore degli sportelli dell’area Fortore e Matese creando una serie di disagi e disservizi ai cittadini. Al poliambulatorio di Riccia, dove lo sportello è stato ridotto da 36 a 20 ore settimanali, chiudendo per due giorni a settimana, i cittadini sono costretti a lunghe ore di attesa e a fare lunghe file nei soli tre giorni di apertura dello sportello. A Bojano è toccata la stessa sorte: per prenotare una visita al distretto sanitario del centro matesino, i cittadini devono fare lunghe file perché gli sportelli delle prenotazioni sono stati ridotti da tre a uno”. A scriverlo, in una nota, è il sindaco di Riccia, Pietro Testa.

Il sindaco di Riccia Pietro Testa sottolinea “come la riorganizzazione del Servizio, realizzata dall’Asrem e presentata come un potenziamento del Servizio CUP più funzionale e utile, si è rivelata essere, nella realtà, un grave danno e disservizio per tutti i cittadini delle aree interne, e in particolare per gli anziani. Testa spiega che a Riccia ad esempio dal 1 gennaio 2021 al 31 maggio 2021 sono state effettuate presso lo sportello CUP n. 4.340 operazioni con una media di 870 operazioni al mese e con un trend sempre crescente (714 operazioni a febbraio e 1.181 a maggio). Un andamento molto simile a città anche più grandi di Riccia come ad esempio Isernia. Tutto questo è inaccettabile! Non è pensabile che per potenziare il Servizio in alcune zone si siano operati dei tagli in altre zone del Molise. I cittadini di Riccia, spiega Pietro Testa, si sono già mobilitati e hanno fatto pervenire al Comune una petizione popolare, con protocollo n. 7652 del 4 giugno 2021, per chiedere un tempestivo intervento al fine di ripristinare il Servizio sospeso nei giorni di martedì e giovedì, lamentando anche il numero esiguo di operatori allo sportello, ovvero soltanto una unità.
Non dobbiamo dimenticare poi che ci troviamo in un periodo storico, quello pandemico, che ha fatto emergere una serie di problematiche a livello sanitario – prosegue Testaun periodo in cui appare necessario un potenziamento della medicina territoriale, che risulta essere fondamentale per la tutela della salute dei cittadini, e un potenziamento dell’offerta dell’assistenza territoriale con gli ospedali di comunità e l’assistenza domiciliare integrata con interventi di tipo sociale e socio-sanitari. 
Non è accettabile che i cittadini non abbiano eguali diritti alla salute nè che si cambi l’organizzazione dei Servizi territoriali per peggiorare la situazione anziché migliorarla. Chiediamo pertanto all’Asrem di provvedere immediatamente ad una nuova e più funzionale organizzazione, ripristinare il Servizio interrotto ed evitare di creare disservizi in alcune aree della Regione a favore di altre”.

Redazione

CBlive

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