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Progetto ‘Rete! 2018’, Molise presente con i centri di Casacalenda-Ripabottoni e Cerro a Volturno

Cinquecento i minori stranieri degli SPRAR aderenti all'iniziativa del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC

Sono oltre 500 i minori stranieri richiedenti asilo residenti negli SPRAR italiani che parteciperanno alla quarta edizione del Progetto Rete!, l’iniziativa avviata nel 2015 dalla Federazione con il Top Sponsor Eni e con il proprio Settore Giovanile e Scolastico, finalizzata a favorire i processi di inclusione e integrazione attraverso il calcio e che nel 2018 introdurrà alcune importanti innovazioni.

RETE! è stato infatti inserito all’interno di una convenzione sottoscritta dalla FIGC e dal Ministero dell’Interno in collaborazione con l’ANCI, che favorirà una partecipazione diffusiva al progetto grazie al concreto sostegno degli uffici dei Prefetti. Un passo importante, che attesta la validità di un’attività già sposata con entusiasmo dai diretti interessati come, di fatto, raccontano i numeri: dai circa 400 giovani coinvolti nel 2017, agli oltre 500 di quest’anno, espressione di 36 SPRAR distribuiti in dieci diverse Regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Molise, Puglia, Sicilia, Trentino, Umbria). Il Settore Giovanile e Scolastico della Figc Molise guidato dal Coordinatore Federale dott. Gianfranco Piano anche quest’anno ha confermato la partecipazione a questo importante progetto con la collaborazione dei centri SPRAR di Casacalenda/Ripabottoni, con 10 partecipanti e Cerro a Volturno con 17.

Responsabile del Progetto Rete 2018 per il Molise è il Responsabile all’Attività di Base prof. Gianfranco Mastrogiacomo, mentre i tecnici che svolgeranno le sedute di allenamento settimanali sono il prof. Roberto Barrea per il centro di Casacalenda e Massimiliano Matticoli per Cerro a Volturno.

L’aspetto fondamentale dell’edizione edizione 2018 è rappresentato dall’attivazione di una forte sinergia con le società dilettantistiche dei rispettivi territori. Una collaborazione fattiva, che nell’ottica di un’inclusione sempre maggiore, porterà allo svolgimento di un’attività mista nel corso di tutto il progetto.

Redazione

CBlive

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