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Festa della Repubblica, Roberti: “Le istituzioni chiamate a infondere fiducia nei cittadini”

“Il 2 giugno, Festa della Repubblica, rappresenta una data simbolo della nostra storia repubblicana e democratica. Il 2 giugno 1946, col referendum istituzionale, infatti, gli italiani furono chiamati a scegliere tra la conferma della Monarchia o l’avvento della Repubblica – le parole del Presidente della Provincia di Campobasso, Francesco Roberti – Il popolo italiano, 75 anni fa, scelse la Repubblica, lasciandosi alle spalle la Monarchia, scrivendo il primo capitolo di una nuova storia, istituzionale e culturale, per il Belpaese”.

“Usciti dalla Seconda Guerra Mondiale, il 2 giugno rappresentò un segno di speranza per un futuro di pace, democrazia e libertà – prosegue Roberti – Il 2 giugno 1946 protagonisti, per la prima volta, dopo il ventennio fascista, furono i cittadini, chiamati, a suffragio universale, a una scelta così importante. La scelta repubblicana ha contribuito a una maggiore coesione del territorio nazionale, grazie all’avvento anche delle forme di governo democratiche, fortemente volute da chi ha combattuto per regalare un futuro nel nome della libertà, della pace e della democrazia. La nascita della Repubblica segnò un nuovo punto di partenza per tutti gli italiani”.

“L’Assemblea Costituente, composta dalle diverse forze politiche, rafforzò questo concetto nel 1° comma dell’articolo 1 della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. La condivisione tra persone che la pensavano diversamente fu la base per ripartire con una unità di intenti, restituendo agli italiani diritti e doveri, che erano venuti meno nei due decenni precedenti – conclude Roberti – Noi, oggigiorno, rappresentanti delle istituzioni e della politica, siamo chiamati a rinforzare la fiducia dei cittadini nei confronti degli organi istituzionali e politici, ponendoci come mediatori tra i cittadini e gli organismi, a vari livelli, che rappresentiamo. Dobbiamo tornare a infondere quel clima di stima e cooperazione, col cittadino protagonista, conditio sine qua non per immaginare l’Italia del domani”.

Redazione

CBlive

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