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Molise terra del turismo accessibile: il 14 luglio il II Seminario transfrontaliero per il progetto Tourism4All

Si discuteranno le attività e i servizi per aprire l’offerta territoriale a persone con disabilità

Fornire una panoramica completa del mercato del turismo accessibile e di quelle che sono le peculiarità del suo approccio promozionale. È questo l’obiettivo del II Seminario Transfrontaliero promosso all’interno delle attività del progetto europeo TOURISM4ALL, di cui la Regione Molise è capofila, in programma il prossimo 14 luglio dalle 11,00 alle 13,00.

“Mercato turistico accessibile e strategie promozionali” il titolo dell’iniziativa che, sulla piattaforma Zoom, riunirà i partner del progetto, esperti del settore e stakeholders che avranno così l’occasione di presentare le proprie esperienze, condividere buone pratiche e linee guida, ma anche immaginare e co-costruire insieme lo sviluppo di una rete transnazionale di servizi e destinazioni turistiche “accessibili”, nate e progettate sulle esigenze delle persone con disabilità, sia motoria che mentale.

Un dialogo che punta per proporre idee e soluzioni che sappiano dare impulso allo sviluppo del turismo accessibile, che oggi rappresenta un importante elemento di mercato del settore.

Statisticamente in Italia, secondo projectforall.net, sono coinvolti in viaggi che prevedono particolari elementi di servizio o necessità di accesso oltre 10 milione di persone, in Europa il mercato è composto da oltre 127 milione di individui.

Per questo sia da un punto di vista etico, sia un punto di vista economico, la strutturazione anche in Molise, di elementi programmatici rivolti a questo target, risulta particolarmente importante.

In tal senso il progetto transfrontaliero TOURISM4ALL, tende a coinvolgere una pluralità di partner (7 italiani e 7 croati, tra autorità regionali e locali, enti e agenzie operanti nel settore turistico e nella cura delle persone con disabilità) con l’obiettivo programmatico di migliorare l’accessibilità, per persone con particolari esigenze o anziani, di dieci aree naturali, siti del patrimonio culturale, alloggi per il camping ecc.

Dunque, una più ampia inclusione sociale nel settore turistico capace di ‘germogliare’ dal seme della condivisione di approcci, metodi e servizi correlati e che ha come fine quello di raggiungere sempre più potenziali turisti con mobilità ridotta e cittadini con necessità particolari, facendo della cultura il vero strumento immateriale per abbattere tutte le barriere e rendere l’inclusione qualcosa davvero di reale, ma dei servizi (informativi e operativi) il punto cardine imprescindibile.

Redazione

CBlive

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