Palazzo San Giorgio, Chierchia risponde alla Coalizione Civica: “Il Consiglio si era espresso nei termini, c’è stato solo un ritardo nella comunicazione”

Il vice-sindaco e assessore all'Urbanistica, Bibiana Chierchia
Il vice-sindaco e assessore all’Urbanistica, Bibiana Chierchia

Il vice-sindaco e l’assessore all’Urbanistica, Bibiana Chierchia, è intervenuta sulla nota stampa dei consiglieri comunali della minoranza della Coalizione Civica, rispetto al commissariamento imposto dal Tar e demandato alla Prefettura in merito a due ricorsi di altrettanti cittadini contro il diniego del Consiglio comunale a una richiesta di costruire nelle cosiddette “aree lucarino”, ai sensi dell’articolo 14 della legge 30 del 2009 (Piano Casa). La Coalizione Civica ha anche chiesto le dimissioni dell’assessore comunale.

“La materia urbanistica – ha sottolineato il vice-sindaco Chierchia – è campo malleabile e incandescente. Permette una strumentalizzazione, sulla quale gioca, per ruolo, la minoranza”.

“Dei due commissari di cui si parla nel comunicato stampa dei colleghi dell’opposizione – ha spiegato l’assessore Bibiana Chierchia – se n’è insediato soltanto uno. L’assise comunale si era espressa contro la richiesta di costruire nel novembre 2015. Nelle more della decisione del Consiglio comunale, il richiedente aveva già inoltrato ricorso ai giudici amministrativi per il silenzio dell’amministrazione, la cui preposta struttura, però, non ha comunicato, successivamente, la decisione di diniego dell’intervento costruttivo adottata dal Consiglio comunale”.

“Credo – ha precisato l’esponente del Partito Democratico – che il commissario, nella chiusura del procedimento, non discosterà la sua decisione rispetto a quella dell’organo collegiale di Palazzo San Giorgio”.

“Se l’assessore – ha scherzato il vice-sindacodeve svolgere anche il ruolo di messo comunale, dopo aver studiato, proposto e adottato la delibera, perché diversamente rischia che le minoranze richiedano le sue dimissioni, nel futuro ci attrezzeremo anche per questo”.

Il secondo commissario, invece, non si è insediato, in quanto la comunicazione del diniego a costruire, adottata dall’assise comunale, era stata già inviata al richiedente.

Redazione

CBlive

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