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Termoli, in Cattedrale la tradizionale Messa in onore di San Rocco

È una festa molto sentita in città che ogni anno richiama tanti termolesi e turisti che affollano il borgo nel periodo delle vacanze. Le restrizioni anti-Covid hanno condizionato il programma ma non  hanno intaccato la fede cristiana e la devozione nei confronti di San Rocco.

Nella giornata di lunedì 16 agosto 2021 tutti i posti disponibili sono stati occupati in Cattedrale dai fedeli ma in tanti hanno voluto “affacciarsi” sul portale anche per una preghiera e per ricevere la benedizione. La santa messa è stata celebrata dal parroco, mons. Gabriele Mascilongo, che ha ringraziato tutti i presenti con un pensiero a quanti vivono fuori ma custodiscono nel cuore la loro identità. Non c’è stata la processione a ragione dell’emergenza sanitaria. Nella preghiera sono stati portati nel cuore e nelle intenzioni tutti coloro che portano il nome di Rocco e che nella loro vita hanno seguito il suo esempio. La carità al centro dell’omelia dedicata alla figura di San Rocco che ha dedicato tutta la sua vita ai poveri, ai malati, ai sofferenti facendone dono per gli altri.

“La Carità è tutto, in essa si realizza ogni cosa – ha osservato il sacerdote – amare Dio e amare i fratelli è la sintesi di tutta la Scrittura. La carità si esprime in tante forme semplici e quotidiane, quasi inavvertite: l’affidamento alla Provvidenza, la docilità del cuore, l’attenzione all’altro”. Nel vangelo di Matteo proclamato durante la celebrazione, Gesù racchiude tutto in una semplice frase: “Ciò che avete fatto ai fratelli, l’avete fatto a me”.

È questo il senso profondo della vita. Il grande comandamento dell’amore sollecita il dovere di dare primato a Dio e la consapevolezza della responsabilità verso i poveri.

“Siamo stati amati da Dio al di là del nostro tempo – ha aggiunto mons. Mascilongo facendo riferimento alla lettera di San Paolo apostolo ai Romani – per questo siamo debitori dell’amore verso dio e verso i fratelli. Piccoli ma forti nell’amore di Dio, come san Francesco d’Assisi, tutti i cristiani siamo chiamati a prenderci cura della fragilità del popolo e del mondo in cui viviamo”.

Riprendendo un passo dell’Evangelii Gaudium di Papa Francesco, don Gabriele ha quindi invocato l’aiuto di san Rocco affinché il suo santo esempio di vita sia continua sorgente per comprendere l’importanza della carità nella nostra società e ad essere come lui, testimoni dell’amore e della vicinanza di Dio verso tutti gli uomini”.

Redazione

CBlive

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