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A Palazzo D’Aimmo modificato lo Statuto regionale: introdotti il quinto assessore e il Sottosegretario alla Presidenza

La Giunta regionale e l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Molise
La Giunta regionale e l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Molise

La Regione Molise, con la modifica dello Statuto regionale, potrà contare su cinque assessori, in quanto il nuovo articolo 6 prevede “il numero massimo degli assessori in ragione di un quinto dei componenti del Consiglio regionale, con arrotondamento all’unità superiore”. Il valore di riferimento con ventuno consiglieri regionali è 4,2, per cui l’arrotondamento porta al quinto assessore.

La norma è stata approvata a maggioranza, con il voto contrario dei consiglieri regionali pentastellati Federico e Manzo, per i quali “la maggioranza ha aumentato il numero degli assessori regionali, ma si vergogna di dirlo. Così ha cercato di nascondersi dietro i conti matematici”.

Non ha partecipato al voto la consigliera Nunzia Lattanzio, la quale, in sede di riformulazione dell’articolato, aveva chiesto “il bilanciamento di genere in Giunta, così come previsto per gli esecutivi delle amministrazioni e delle governance, al fine di assicurare la presenza delle donne nelle posizioni di responsabilità, così come indirizzi che arrivano dall’Unione Europea”.

“Non ho partecipato al voto – ha affermato la consigliera Lattanziopoiché le mie richieste di prevedere nello Statuto una parità di genere per la Giunta regionale sono rimaste inascoltate”.

La modifica dello Statuto introduce anche la figura del Sottosegretario alla Presidenza, che svolgerà il compito di raccordo tra il Presidente della Regione, la Giunta e il Consiglio regionale. Tale figura non comporterà ulteriori oneri finanziari, in quanto ricoperta da un consigliere regionale in carica.

Altre modifiche dello Statuto regionale sono state necessarie per armonizzarlo alle normative nazionali di finanza pubblica. Annualmente le Commissioni consiliari permanenti devono riferire al Consiglio regionale sullo stato dell’economia e del lavoro nella regione.

“A tal fine – recita l’articolato – le stesse Commissioni, riunite in sessione comune, sentono le rappresentanze delle categorie professionali, produttive, sociali nonché gli esponenti del mondo del volontariato e dell’istruzione”.

La relazione delle Commissioni fatta all’Assemblea è pubblicata, per la consultazione da parte dei singoli cittadini e di tutti i portatori di interesse, sul BURM e sul sito istituzionale della Regione Molise.

Viene, inoltre, estesa al Consiglio Regionale la possibilità di formulare direttive, oltre che indirizzi, alla Giunta regionale nella fase di formazione degli atti normativi dell’Unione Europea.

 

Redazione

CBlive

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