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Adieu a tre presidi della Polizia in Molise, il Movimento 5 Stelle contesta: “La sicurezza dei cittadini non si tocca”

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Ancora tagli, ancora sforbiciate sui servizi di prima necessità per i cittadini. Questa volta ad essere attaccata è la pubblica sicurezza dei cittadini che non sarà più garantita: il Governo ha deciso che bisogna tirare la cinghia soprattutto per quanto riguarda i presidi di Polizia e così, a breve, ne saranno soppressi 189 in tutta Italia.

Nel caso specifico del Molise, in vista dei tagli, dovremo fare a meno di tre presidi, nello specifico della Polizia Postale di Isernia; della Polizia Stradale di Larino; del Posto Polfer di Campobasso. Una scelta “tragica” secondo i grillini perché “la sicurezza dei cittadini non si tocca”, contestano.

Non solo, questa scelta è davvero una risposta paradossale alla crescita vertiginosa di microcriminalità e criminalità in generale, mentre si continua a mettere in ginocchio la Polizia già colpita dalle restrizioni quando si è visto diminuire il numero delle unità operative sul territorio, passando da 110 mila lavoratori a 95 mila poliziotti.

Contro la possibilità di chiudere il presidio di Polizia Stradale di Larino, lo stesso sindaco della città frentana, Vincenzo Notarangelo, con delibera di giunta si è reso disponibile a sostenere le spese gestionali della struttura pur di mantenere la presenza della Polizia Stradale sul territorio.

A dare manforte alla sicurezza dei cittadini, anche il Movimento 5 Stelle Molise che ritiene inutile tagliare servizi fondamentali come quelli offerti dalla Polizia e poi lasciare altri servizi superflui ed esagerati: “Se per gestire 110.000 unità della Polizia di Stato sono state previste e create nove Direzioni Centrali, ora che le unità sono scese a 95.000 perché le suddette Direzioni sono aumentate a 19? Non sarebbe veramente ora che questi tagli venissero fatti davvero laddove esiste un superfluo esagerato così da ottenere un reale e cospicuo risparmio?” queste le domande dei penta stellati.

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