Sociale

Immigrazione, anche in Molise una società multietnica. L’Unar presenta il Dossier 2014

20141030_175404PIERPAOLO TANNO

L’Unione Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – Unar – ha presentato questo pomeriggio, giovedì 30 ottobre, nella sala consiliare di Palazzo Magno, il Dossier Statistico Immigrazione 2014. Il documento, come ogni anno, riporta fedelmente i dati più aggiornati sui flussi migratori in Europa e in Italia. In particolare vengono divulgati i numeri dei soggiornanti regolari in Italia, quelli dell’inserimento lavorativo, quelli sulla convivenza religiosa e quelli sui casi di discriminazione accertati.

Presente all’evento Raniero Cramerotti che ha curato la redazione del volume per conto dell’Unar. “Il dossier – commenta Cramerotti – è stato realizzato grazie al contributo di circa 100 autori ed esperti che sono stati coordinati dal Centro Studi e Ricerche Idos. I dati riportati ci evidenziano come in Italia, ma anche in Molise, esiste una reale società multietnica. Sono più di 5 milioni, infatti, le presenze regolari nella penisola che provengono nella maggior parte dei casi da alcune aree come est Europa (Romania, Albania e Ucraina), Cina e nord Africa. La maggior parte di loro sono concentrati nelle grandi città del nord Italia, come Milano, Brescia, Torino e a Roma. Inoltre quasi 2 milioni di famiglie sono composte da almeno un componente straniero e un milione sono i minori di cui molti di seconda generazione. Nel mondo occupazionale, inoltre, c’è da registrare gli oltre 2 milioni di lavoratori provenienti da paesi extraeuropei”.

Cramerotti non ha mancato nemmeno di affrontare il delicato tema dell’emergenza nord Africa. “Il totale degli sbarchi avvenuti nel 2014 – ha detto – sono stati complessivamente 112.689 e hanno registrato un’alta percentuale di vittime, nonostante l’operazione ‘Mare Nostrum’ del Governo italiano che ha permesso di salvare oltre 130 mila vite. In seguito a quest’ondata è stato potenziato il servizio Sprar, Sistema di Accoglienza per i Richiedenti Asilo e Rifugiati, che porterà a quasi 20 mila i posti messi a disposizione dei richiedenti asilo nel triennio 2014-2016 nelle diverse regioni italiane. Questa presenza multietnica e multireligiosa fa emergere alcuni aspetti problematici che si aggravano nel momento di crisi internazionale che stiamo attraversando. Mi riferisco ai mancati riconoscimenti dei diritti e doveri legati alla richiesta d’asilo e inserimento sociale completo dell’individuo. L’intero lavoro vuole essere uno strumento necessario a combattere il fenomeno del razzismo e della discriminazione razziale al fine di creare realmente una società più civile; una società – ha concluso Cramerotti – dove il termine straniero non equivale a estraneo”.

Presenti all’incontro a Palazzo Magno numerosi esponenti delle istituzioni locali, delle forze armate e autorità religiose.

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