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L’Isernia Calcio a 5 a un passo dalla storia: contro i siciliani della Nissa il team dei fratelli Ionata si gioca il salto in serie B

L'Isernia Calcio a 5
L’Isernia Calcio a 5

L’Isernia Calcio a 5 dei fratelli Ionata si gioca un posto nella storia. Solo i ‘cugini’ dell’Aesernia, nel 2010/2011, arrivarono alla sfida decisiva per il salto di categoria, cedendo il passo al Pisa (6-6 in Molise, 3-2 in Toscana). Nessuna squadra di futsal molisana, sinora, è mai riuscita a essere protagonista negli spareggi post-season, guadagnando l’accesso in serie B.

I pentri affrontano, sabato 14 giugno alle 15,30, la Nissa, formazione di Caltanissetta: all’andata le due formazioni impattarono per 2-2 e il discorso promozione è più che aperto per entrambe le squadre.

Mario Ionata, all’immediata vigilia della gara che vale una stagione, qual è il giudizio sull’annata dell’Isernia. “Nonostante le tante vittorie e una sola sconfitta, è stata una stagione turbolenta. Siamo partiti per vincere e abbiamo allestito una signora squadra. Poi sono venuti i primi problemi e le conseguenti dimissioni dei due allenatori Ferretti e Pette. Abbiamo preso Barile e, nonostante le cose non fossero migliorate, siamo riusciti comunque a vincere la Coppa Italia in una finale al cardiopalma, con circa 800 spettatori sugli spalti. Abbiamo continuato a vincere, partita dopo partita, anche se qualche problema c’era, ma veniva nascosto dalle vittorie. Il 29 marzo poi, nello scontro diretto con la Win Campobasso, è arrivata una sonora sconfitta. Li decidemmo di esonerare coach Barile. Da quel giorno è iniziata una sfida. Io e mio fratello Antonio credevamo in quello che stavamo facendo. Tutti ci davano per pazzi, cambiare allenatore ad aprile, in effetti, poteva sembrare una follia, ma non lo è stato. Sapevamo che avevamo 45 giorni per preparare al meglio i playoff nazionali e se ci fossimo presentati ad una manifestazione così importante nelle condizioni in cui eravamo, avremmo perso entrambe le partite del girone di qualificazione. Siamo partiti con l’autogestione. Inizialmente i giocatori erano scettici e non avevano molta voglia di ripartire da zero. Questo è normale, dopo che perdi un campionato per una sola partita. Pian piano, però, i ragazzi hanno capito che quella era la strada giusta. Allenamento dopo allenamento la squadra cresceva, il gruppo migliorava e il lavoro dava i propri frutti.  Dopo circa 50 giorni di duro lavoro, siamo arrivati alla gara interna con lo Sporting Grotte e abbiamo vinto. A Potenza poi, quindici giorni dopo, ci siamo ripetuti e dunque ci siamo qualificati per la finalissima con il Caltanissetta, dove sette giorni fa, nella gara di andata, abbiamo colto un ottimo pareggio e viste la tante occasioni sciupate, potevamo tornare a casa anche con la vittoria. Comunque vada, voglio fare un ringraziamento a tutti i nostri giocatori e al nostro staff. Siamo al 12 giugno e ancora facciamo allenamenti e partite. Abbiamo tenuto duro, non abbiamo mollato e alla fine abbiamo raggiunto un traguardo importante, la finale dei playoff nazionali. L’unica amarezza che ho per la partita con la Nissa è quella che dovremo fare a meno di Passarelli per squalifica. Cristian ha dimostrato grandi qualità in quest’annata, sia umane che sportive e meritava di giocare questa partita”.

Ti aspettavi di giocarti fino all’ultimo secondo il salto di categoria in serie B? “Io e mio fratello, come già detto, sin dal 29 marzo eravamo a colloquio per trovare una soluzione. Credevamo nel nostro lavoro e nella nostra squadra. Questa finale, comunque andrà, ci ha dato ragione”.

Molisane mai protagoniste nei playoff. L’Isernia potrà entrare nella storia del futsal regionale e italiano. “Abbiamo l’occasione per scrivere la storia. Nessuna molisana infatti, è mai riuscita a vincere i playoff nazionali. Arrivare sin qui è già un grande traguardo, vincerla significherebbe davvero aver fatto qualcosa di grandioso”.

Che ambiente avete trovato a Caltanissetta? “Il Palasport era pieno, c’erano circa 700 spettatori, faceva un caldo torrido. Il pubblico si è comportato correttamente e anche la società di casa è stata gentile e disponibile”.

Che ambiente troverà la Nissa e che aria si respira a Isernia? “In città c’è grande attesa. La passione per il calcio a 5 nel capoluogo pentro c’è sempre stata e la gente, ormai da anni, è molto legata soprattutto alla nostra società. Ci attendiamo sicuramente tanta gente, tanti tifosi e tante famiglie. Sarà una festa per la nostra città e se dovessimo vincere, sarà la ciliegina sulla torta”.

La rosa dell’Isernia Calcio a 5: Albanese Daniele, Bagnoli Fabrizio, Chiodi Antonello, Damiano Fabio, Delli Carpini Fernando, Di Tata Antony, Iadisernia Alessio, Laurelli Manuel, Marro Michele, Passarelli Cristian, Peluso Luca, Petrocelli Fabrizio, Potena Francesco, Scarselli Luca, Serlenga Andrea. Staff: Santoro Luca, Crudele Simone, Del Prete Nello, Di Castro Manfredo.

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