CB e dintorni
San Felice del Molise, tra storia e impegno civile: la comunità croata e la giornata di “Puliamo il mondo”

Domenico Rotondi
San Felice del Molise, piccolo borgo del medio Trigno, custodisce una storia che lo rende unico nel panorama molisano e nazionale. Sorto sulle pendici di un colle che domina la valle, il paese conserva le tracce di vicende antiche che lo hanno segnato in profondità. Dopo il devastante terremoto del 1456, che rase al suolo gran parte dell’Italia centro-meridionale, il territorio visse una lunga fase di spopolamento. Fu soltanto a partire dal XVI secolo che nuove energie giunsero da oltre l’Adriatico: gruppi di profughi croati, in fuga dall’avanzata ottomana nei Balcani, approdarono sulle coste molisane e contribuirono a ridare vita a comunità ormai semideserte. La presenza croata a San Felice del Molise, documentata da secoli, si è innestata in modo fecondo nel tessuto sociale e culturale del borgo, lasciando segni nella lingua, nelle tradizioni popolari e nella memoria collettiva, fino a divenire parte integrante dell’identità comunitaria. In questo contesto, dove la storia parla di radici condivise e di convivenza, si colloca l’adesione del Comune alla manifestazione nazionale “Puliamo il mondo”, iniziativa promossa da Legambiente e giunta quest’anno alla sua trentatreesima edizione. Domenica 21 settembre, nonostante le temperature ancora estive, un gruppo numeroso di volontari ha preso parte alla giornata di pulizia ambientale, intervenendo su un tratto significativo della strada provinciale che collega il centro abitato alla via per Mafalda.
Il direttore di Legambiente Molise, Giorgio Arcolesse, ha rimarcato come l’azione non abbia riguardato soltanto un’area circoscritta – un parco o un giardino – ma un’estesa porzione di territorio, a conferma dell’impegno collettivo: «Siamo fiduciosi che automobilisti e cittadini possano trarre esempio dal senso civico espresso dai volontari, che hanno dato prova di ammirevole spirito comunitario».
Parole di riconoscenza sono giunte anche dal sindaco di San Felice del Molise, Corrado Zara, che ha sottolineato il valore educativo dell’iniziativa: «Un grazie a tutti i partecipanti, da parte del Sindaco e dell’Amministrazione comunale. Per la prima volta abbiamo aderito alla campagna di Legambiente “Puliamo il mondo”. La cura dell’ambiente è per noi una priorità, tanto che da anni promuoviamo la giornata ecologica, consapevoli che la Terra non ci sia stata data in eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli».
La manifestazione si è arricchita di un momento simbolico: l’artista Tanja Mastroiacovo ha donato all’amministrazione un disegno raffigurante le lance dei croati che, nel Cinquecento, approdarono in Molise per ricostruire comunità lacerate da calamità e abbandono. Un’opera che lega idealmente il presente al passato e ricorda come la storia di San Felice sia fatta di accoglienza, di incontri e di feconde contaminazioni.
In un’epoca segnata da chiusure culturali e nazionalismi, l’esempio di San Felice del Molise assume un valore universale: custodire l’ambiente e coltivare la memoria sono gesti di responsabilità che illuminano la strada di una comunità coesa, capace di guardare al futuro senza smarrire le proprie radici.















