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Tasi zero? A Casacalenda si può. L’amministrazione decide di non mettere le mani nelle tasche dei cittadini

CASACALENDAFABIANA ABBAZIA

Dire no a ulteriori tassazioni che metterebbero a dura prova le tasche già vuote dei cittadini. È questo il secco rifiuto partito dall’amministrazione di Casacalenda guidata dal sindaco Michele Giambarba che ha deciso di non applicare la famigerata Tasi, il nuovo tributo sui servizi indivisibili del Comune. Ovvero la tassa istituita con la legge di stabilità del 2014 che deve essere versata sia dal proprietario che dal detentore dell’immobile, per andare a coprire le uscite del comune per tutti quei servizi che, ricadendo in capo alla collettività, non possono essere fatti pagare solo a coloro che ne usufruiscono, come ad esempio l’illuminazione pubblica e la manutenzione delle strade.

Servizi che a questo punto sembra lecito chiedersi in che modo saranno garantiti a Casacalenda? È presto detto, dato che dal comune basso molisano fanno sapere come “il mancato introito della Tasi sarà compensato in parte con le risorse dell’Imu e in parte con un intervento di razionalizzazione della spesa”.

 “Casacalenda  a differenza della maggior parte dei comuni – dicono da Corso Roma – ha voluto evitare di imporre un altro balzello ai cittadini. Sarebbe stato facile dare corso a un provvedimento che permette di fare cassa con la consolidata strada dell’imposizione immobiliare”. Invece, proseguono ancora dall’amministrazione “con questo atto abbiamo dimostrato che qualche volta gli amministratori locali possono sottrarsi al ruolo di gabellieri”.

Insomma una decisione ponderata che porta con sé la soddisfazione della maggioranza del Consiglio comunale e degli stessi cittadini che anche sui social network hanno voluto dimostrare la loro gratitudine “a chi ha scelto di stare dalla parte dei cittadini”.

Intanto un pensiero agli abitanti di Casacalenda lo rivolgono soprattutto i cittadini di Campobasso, comune in cui è stata invece applicata l’aliquota massima di 2,5 per mille, non ovviamente senza polemiche e malcontenti.

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