Cronaca

Bojano, per una ragazza vuole vendicarsi dei coetanei ma trova i Carabinieri: 25enne denunciato

La segnalazione alla Stazione Carabinieri di Bojano, una denuncia raccolta qualche giorno prima per una aggressione patita, nell’ambito di un litigio tra giovanissimi.

Oggetto del contendere pare essere una ragazza, per la quale qualcuno sembra disposto a farsi giustizia da sé, ecco che si mette alla ricerca di alcuni coetanei con i quali risolvere la questione vis à vis.

Tempo dieci minuti dalla segnalazione ricevuta e la gazzella dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia matesina, intercetta l’autovettura del giovane, questi da subito palesa un immotivato atteggiamento riottoso al controllo e palesemente agitato.

La perquisizione veicolare permette di rinvenire nella sua disponibilità un coltello a serramanico ed un tirapugni, da utilizzare verosimilmente per porre in atto aggressioni lesive.

Accompagnato in ufficio, non riesce a dare giustificazione del possesso delle armi bianche rinvenute nell’abitacolo all’altezza della leva del cambio.

Riportato alla calma viene reso edotto delle sue facoltà ed invitato a fare ricorso alla giustizia qualora riteneva aver subito dei torti, ma evitare di porre in atto azioni violente, delle quali spesso si sconoscono gli esiti e un domani possono essere oggetto di pentimento, quando magari non si avrà più possibilità di porvi rimedio.

Per il giovane è scattato il deferimento all’Autorità Giudiziaria per la fattispecie ex art. 699 c.p. (porto abusivo di armi) e art. 4 della legge 110/1975 porto di armi od oggetti atti ad offendere), poiché il tirapugni e il coltello, rinvenuti vicino alla leva del cambio dell’autovettura dallo stesso condotta, erano di sicura immediata disponibilità, considerate armi che sfruttando l’abilità e la forza individuale costituiscono chiari strumenti per arrecare offesa.

Il Comando di Via Croce, sottolinea l’importanza di fare sistema tra le varie componenti sociali, al fine di poter intessere una rete relazionale che consenta ai giovani di poter crescere secondo modelli educativi diversi da quelli che quotidianamente i social propinano ed eleggono.

Redazione

CBlive

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