Cronaca

Trivento si prepara ad accogliere il feretro di Rita Fossaceca, la dottoressa uccisa in Kenya. Ieri commozione a Novara per l’ultimo saluto alla donna

Rita Fossaceca
Rita Fossaceca, la dottoressa uccisa in Kenya

Trivento si prepara ad accogliere il feretro di Rita Fossaceca, la dottoressa uccisa in Kenya durante una rapina nella propria abitazione. L’arrivo in paese della salma era previsto per oggi, lunedì 7 dicembre, ma dopo le esequie avvenute ieri nel duomo di Novara è servita qualche ora in più per ottemperare all’iter burocratico. Nel paese molisano i funerali saranno perciò celebrati in cattedrale domani, martedì 8 alle 14.30. Insieme a Rita, farà rientro in Molise, il fratello Pierluigi, mentre i genitori della donna e lo zio, anche loro rimasti coinvolti nell’agguato, resteranno nel capoluogo piemontese per accertamenti medici.

Dolore e commozione durante il rito funebre avvenuto a Novara, città dove Rita da oltre quindici anni prestava servizio all’ospedale ‘Maggiore’ in qualità di medico radiologo interventista e dove è nata la onlus ‘For Life’, l’organizzazione umanitaria che si occupa di fare del bene nei paesi più poveri del mondo, tra cui proprio il Kenya, dove numerose sono state le opere realizzate dall’associazione.

Tantissimi i colleghi che sono voluti essere presenti per l’ultimo saluto, così come il sindaco di Trivento, Domenico Santorelli, i presidenti delle Regioni Molise e Piemonte, Paolo Frattura e Sergio Chiamparino, il sindaco di Novara, Andrea Ballarè, oltre a parenti e  amici di Rita originari del Molise.

A celebrare il funerale il vescovo di Novara, Franco Giulio Brambrilla, insieme al vescovo di Trivento, Domenico Scotti e lo zio di Rita, il sacerdote don Luigi Di Lella. Proprio quest’ultimo si trovava insieme alla nipote nel momento dell’agguato, ed era stato proprio lui a raccontare al quotidiano keniota ‘Daily Nation’, la tragica esperienza e di come Rita sia stata uccisa mentre cercava di opporsi ai banditi e fermare la violenza che questi stavano riversando sui genitori della donna, malmenandoli. Al momento della rapina, oltre alla vittima e a don Luigi, in casa c’erano infatti la madre e il padre di Rita e due infermiere di Novara, Monica Zanellato e Paola Lenghini, presenti anche ieri in occasione dei funerali della donna.

Per la celebrazione delle esequie solo paramenti bianchi e non quelli viola in segno di lutto. Un gesto questo molto apprezzato dallo zio di Rita, che l’ha ricordata attraverso il suo sorriso. “Per fortuna tra tante tenebre, c’è anche tanta luce”, ha detto commosso don Luigi.

Straziante e commovente sarà anche l’ultimo saluto che avverrà domani a Trivento, dove in molti ricordano la sua grande umanità e la sua immensa voglia di fare del bene.

Molto partecipata, lo scorso 1 dicembre, è già stata la fiaccolata promossa nel paese in occasione della morte della donna. Un modo con il quale a Trivento in tantissimi hanno voluto far sentire l’affetto e il cordoglio alla famiglia della vittima.

Redazione

CBlive

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