Cultura

A Bagnoli del Trigno la sesta edizione del presepe artistico più grande del Molise. Il selfie time dei turisti per immortalare la visita alla natività

15216197_1375408625803723_1012525713_oTra le innumerevoli iniziative che il gruppo di volontariato “Bagnolesi”, fondato nel 2009, porta avanti, ce n’è una che spicca fra tutte perché è messa in atto nel cuore della stagione invernale e in occasione di quella che è la festa notoriamente più sentita da tutti, il Natale. L’iniziativa consiste, nella realizzazione di quello che è divenuto, nel corso del tempo, il “Presepe artistico più grande del Molise”, giunto ormai alla sesta edizione.

L’atmosfera natalizia di un paese, Bagnoli del Trigno, senza vetrine e senza luminarie di particolare pregio ma solo con stradine addobbate di semplici segni, camini accesi, case calde e accoglienti come un tempo, immerse in quello che già paesaggisticamente sembra un presepe naturale, è un’attrattiva per molti visitatori increduli che non esitano a rendere omaggio a quello che si può definire un autentico capolavoro, un connubio di fede, amicizia, condivisione, tradizione, riflessione.

Il presepe realizzato è incentrato sulla natività, riprodotta nei locali adiacenti al Santuario della Madonna di Fatima. Non a caso la nascita di Gesù rappresenta il fulcro di tutto il presepe, la parte più visibile. Prima, però, di arrivare alla natività sono state riprodotte le due scene relative all’Annunciazione a Maria, anche con effetti e artifici artistici e tecnologici di rilievo, e al canto del “Gloria in excelsis Deo”, con i relativi riferimenti evangelici e le rispettive descrizioni.

Nelle diverse stanze che catturano l’attenzione e la curiosità dei visitatori, è stata utilizzata una quantità chilometrica di carta roccia (spannometricamente atta a ricoprire 1050 metri quadrati di superficie), per ricreare più fedelmente possibile l’ambientazione naturale delle scene, ricche di simboli, di elementi caratteristici, di particolari finemente studiati e dettagliatamente predisposti in quello che può essere definito un vero e proprio laboratorio artistico, ricavato all’interno dell’edificio.

Va da sé che, per allestire 300 metri quadrati di presepe, è stato necessario utilizzare molti strumenti e materiali diversi, naturali e non. Questi ultimi, in particolare, hanno valorizzato quello che dovrebbe divenire una consuetudine condivisa ovvero il riciclo di legno, vegetali secchi, trochi, carta e plastica.

Particolare attenzione è stata dedicata anche alle minuterie, ossia a quegli oggetti di piccole dimensioni, finemente lavorati a mano, se non acquistati, usati per ornare, decorare, arricchire, contestualizzare le varie scene di vita quotidiana ricostruite; scene del passato e del presente; scene in cui sembrano prendere vita fabbri, falegnami, arrotini, fornai, pescivendoli, pescatori, zampognari, mercanti, padroni di antiche osterie, abili filatrici, che paiono interloquire con il visitatore, pervaso da una sensazione di serenità, di meraviglia, di “magica” atmosfera d’altri tempi.

Spazio e tempo sembrano azzerati da una giustapposizione, da una collocazione in contiguità, non escludendosi a vicenda ma, anzi, determinando una fusione in un tutto organico, di scorci paesaggistici, luoghi reali, vicoli storici, facenti capo alla Terra santa, ai territori arabi, a Bagnoli, ai paesi terremotati del Centro Italia, a zone limitrofe e non, in una dimensione quasi surreale di contemporaneità degli eventi e delle scene proposte.

In quest’ottica, appunto, va osservato lo “speciale omaggio a Santa Teresa di Calcutta”, recentemente canonizzata; di essa vengono riportati i messaggi e le citazioni più forti e più radicate nel pensiero collettivo e non solo, con inediti riferimenti alla sua vita di donna, religiosa, santa.

Immagini e fotografie suggestive, invece, relative a Bagnoli del Trigno costituiscono un tratto distintivo di quello che è un viaggio virtuale tra le angolature più attraenti e incantevoli del paese, noto come “La Perla del Molise”; parte delle foto presentate sono opera del compianto Vincenzo De Blasio, un verace amante dei luoghi natii, sicuramente impoveriti dalla sua prematura scomparsa. Le foto digitali, hanno una finalità di promozione turistica del paese, in sintonia con quello che è l’obiettivo comune del gruppo di volontariato, promotore dell’iniziativa del presepe.

Un presepe che si rinnova di anno in anno, che coinvolge sempre più persone appartenenti a generazioni diverse, pronte a collaborare gratuitamente, nel rispetto di quello che è il vero spirito del volontariato.

Non c’è stata pausa, infatti, per il gruppo di giovani, bambini e anziani che, da circa quattro mesi, intensamente e in continuità con il lavoro degli anni precedenti, rinnovato e migliorato, mettono a disposizione il proprio tempo serale e non, dopo una giornata di lavoro o di studio, continuando anche nelle proprie abitazioni le attività iniziate, in una sorta di “compito per casa”, come è stato simpaticamente definito. Alcuni abili collaboratori, infatti, hanno provveduto a realizzare interamente tutte le casette presenti nel presepe, un autentico capolavoro di manualità, creatività, tecnologia, mettendo in pratica tutte le più disparate tecniche espressive, in un tripudio unico di colori, forme, fantasie.

Le innovazioni tecnologiche, naturalmente, sono state inserite e ben ponderate nel loro uso in vari settori: dall’impianto elettrico a led (con un occhio anche al risparmio energetico), agli effetti ricreati, come la cascata o il ruscello naturali, la stella cometa, i movimenti meccanici, le musiche surround di sottofondo, che accompagnano melodiosamente “i viandanti del presepe”.

L’attenzione di questi ultimi confluisce sicuramente su altri particolari curiosi: la campanella “originale” proveniente da Gerusalemme, la riproduzione del ciclo vitale delle piante e delle coltivazioni, il legno benedetto del Presepe dei Netturbini di Roma, gli oltre 150 personaggi fissi e mobili, il “selfie time” per immortalare la visita al presepe, le varie posizioni dei pastori, la bambina sull’altalena (la cosiddetta “zamparell” nel dialetto locale), la collocazione strategica della ‘ndoccia bagnolese in miniatura (e qui potremmo stare delle ore per descriverla!), la scuola “elementare”, la sorgente, i beduini nella parte araba ecc…

E per restare in tema di confini geografici, un posto di rilievo viene riservato alle caprette, di razza tibetana, nate l’anno precedente, accudite e cresciute con il massimo rispetto dai volontari del gruppo. Le caprette, però, non sono gli unici animaletti vivi presenti nel presente; ad esse fanno compagnia pesci rossi, conigli, criceti e orsetti russi.

Il percorso, all’interno del presepe, è dunque ricco di sorprese che destano meraviglia e stupore in chi le sa cogliere.

Iniziative come quella del presepe bagnolese, naturalmente, sono ormai conosciute in ambito regionale ed extraregionale. Saranno, infatti, accolti gruppi e delegazioni di visitatori provenienti da Roma, dalle zone limitrofe, da paesi come Larino, San Martino in Pensilis e da Jelsi. Con questi ultimi paesi, in particolare, vengono messi in atto degli scambi di materiale, conoscenze ed esperienze, in una sorta di gemellaggio con le loro peculiari tradizioni, rispettivamente “Il Presepe del Borgo” di san Martino in Pensilis e “La Festa del Grano di Jelsi”. Un manufatto realizzato dai volontari bagnolesi sarà esposto a San Martino all’interno della manifestazione; gli amici di Jelsi, invece, omaggeranno il presepe di Bagnoli con il “Carro degli Evangelisti”, interamente realizzato con il grano, un capolavoro artistico di pregio, unico e apprezzabile nel suo genere.

Da quest’anno il presepe è aperto anche alle scolaresche molisane e non, perché è necessario tramandare ai figli e ai ragazzi i valori delle antiche tradizioni. un pensiero questo, condiviso da tutti gli organizzatori: coordinati dal giovane Emanuele Ianiero, da tutti i volontari, da coloro che hanno fornito gratuitamente i materiali o hanno sponsorizzato con un contributo economico l’iniziativa, agli Enti Locali, alle varie Associazioni presenti sul territorio e, soprattutto, alla Parrocchia di Santa Maria Assunta, nella persona del nostro parroco, don Mauro Di Domenica, per aver messo a disposizione i locali, debitamente ripuliti e risistemati per l’occorrenza.

Il presepe sarà visitabile dall’8 dicembre 2016 all’8 gennaio 2017 a Bagnoli del Trigno, dalle 16,00 alle 20,00 di ogni giorno. Per informazioni è possibile potete contattarci al numero telefonico 345 9398626, via Facebook sulla bacheca dell’evento oppure all’indirizzo di posta elettronica ianema@tiscali.it.

All’interno del presepe sarà presente anche un mercatino per scambiare ricordini; il ricavato sarà destinato alle spese per le prossime iniziative del gruppo. Sarà disponibile anche una bacheca reale per raccogliere le riflessioni, le impressioni, le eventuali critiche. Un pensiero, una preghiera, una richiesta, che saranno attenzionati dallo staff del presepe.

 

Redazione

CBlive

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