Cultura

Cronache marziane / Abitanti del Molise in ostaggio: cronache di tagli (al trasporto) annunciati

Sun Cruise Hotel in Corea del Sud

CRISTINA SALVATORE

Inutile creare false speranze: chi vive in Molise sa perfettamente di essere in ostaggio e sa anche di non possedere nemmeno un euro di risparmi per pagare il riscatto. C’hanno chiuso tra quattro montagne, mal collegate, con l’impossibilità di spostarci pure per arrivare in ospedale. Le notizie attendibili arrivano proprio dalla cabina di comando e sono tutt’altro che rassicuranti. Esempio: i tagli del 30% al trasporto urbano, se uniti alla raggiante efficienza di quello ferroviario, disegnano un quadro che persino gli esponenti del Dadaismo, in confronto, avrebbero tradotto come triste esaltazione della ragione e della logica.

Facciamo il punto della situazione: per come stanno andando le cose, a Campobasso, se ti senti male e non hai la patente (o te l’hanno ragionevolmente ritirata, o sei banalmente sfigato tanto da ricevere una chiamata che annuncia il ricovero di tua suocera mentre sei in fila al reparto salumi del centro commerciale), devi chiamare la Farnesina.

La speranza di trovare un autobus che ti conduca in Contrada Tappino è identica a quella che ha un sub di rastrellare cozze aggrappate alle rocce della collina Monforte. Allora non resta che trasportare la suocera fuori regione: tipo al ‘Gemelli’ di Roma. E come ci vai? Aspetti che il Campobasso calcio venga promosso in serie A per usufruire di un posto libero nei pulmini in trasferta? No. Nell’ambiente calcistico si conoscono tutti e tu appariresti come una spia della CIA, tifosa della Lazio, da eliminare prima che l’autista apra il bagagliaio.

Rassegnati. Sei drammaticamente in ostaggio.

Allora sapete cosa vi dico? Che hanno fatto bene i dipendenti della Seac a manifestare in via Genova, a Campobasso, davanti al palazzo della Regione, per chiedere spiegazioni al presidente e all’assessore delegato in merito ai tagli sui finanziamenti al trasporto locale. Ah… non era via Genova? Eh vabbeh, ma aggiorniamoli questi TomTom, però!

Intanto, il mondo dell’informazione nostrana ha diffuso la notizia di un’indagine conoscitiva, sotto forma di semplice questionario, stilata e ideata (sempre) dalla Regione, in collaborazione con Asrem, per individuare usi, gusti e costumi degli ostaggi molisani. L’idea consiste nel porre domande mirate al fine di cogliere spunti utili in base a quello che pensano i cittadini sui servizi offerti dalla sanità locale. Se servisse un consiglio nella compilazione del questionario, suggerirei come prima domanda qualcosa di mediamente democratico come un: “sei riuscito ad arrivare al Cardarelli? Sei soddisfatto dei tagli al trasporto pubblico che ti potrebbero obbligare a chiedere un passaggio, di notte, ad un perfetto sconosciuto senza immaginare che la donnina che accosta altri non è che “la saponificatrice di Correggio?”. O ancora: “sei contento di sapere che, qualora ti imbattessi in un serial killer mentre stai facendo l’autostop per raggiungere l’ospedale, in caso di torture subite, ti assegnerebbero sicuramente un codice rosso?”.

Oppure: “sei soddisfatto di aver trovato un letto libero in cardiologia grazie all’infarto sopraggiunto mentre te la facevi a piedi da Ferrazzano a Contrada Tappino?” Va bene, ti stavi dirigendo al Cardarelli per improvvise fitte al colon, ma poiché il reparto di medicina interna è perennemente “sold-out”,  l’infarto, tutto sommato, ti ha garantito un posto in camera e salvato la vita.

Ironia a parte, a questo punto la soluzione migliore sarebbe quella di valicare i confini regionali via mare. A tanti sarà venuto in mente, come una lampadina che si accende nel bel mezzo di un black-out, il “Termoli Jet”. Vi pare? Eh no, belli miei:  il catamarano spiaggiato sulla costa della cittadina adriatica a breve lascerà le nostre acque per navigare verso la Corea del Sud. Il regalo che, in tempi antichi, c’aveva fatto la Regione per risollevare le sorti dell’economia croata, sta per mollare gli ormeggi. Aggiudicato, purtroppo, ad un prezzo decisamente più basso rispetto a quello che c’è costato in operazione di acquisto, adesso verrà probabilmente utilizzato come hotel di lusso in concorrenza con il “Sun Cruise”, ossia la prima nave da crociera coreana arenata sulla cima di una collina che affaccia sul Mar del Giappone, trasformata in albergo esclusivo e originale.

E pensare che avremmo potuto avere la stessa idea ma non siamo stati abbastanza lungimiranti. Avevamo per le mani un catamarano costato ben otto milioni di euro, soldi stanziati per il sisma del 2002, e siamo stati costretti a svenderlo per una miseria. Vorrei darvi un’idea della situazione: è come se la regione Abruzzo, dopo il terremoto che ha devastato l’Aquila, avesse pensato di spendere i fondi a disposizione per comprare un aereo di linea con atterraggio sulle Alpi svizzere, a confine con la più famosa Chamonix  (Monte Bianco), invece di investirli per restituire casa ai terremotati.

Tutto questo è paradossalmente ironico, e così maledettamente simpatico, da far passare in secondo piano i disagi e le arrabbiature quotidiane. In fondo, noi siamo molisani. Siamo quelli che hanno preso bene gli “sfottò social” che ci davano per inesistenti. Ma noi esistiamo, eccome. Solo che siamo in perenne ostaggio del sangue del nostro stesso sangue. 


Redazione

CBlive

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