Cultura

Gli Stati Uniti d’America insegnano e apprezzano l’arte: Simone Sala grande protagonista. Il pianista molisano è impegnato in un tour internazionale e sarà il direttore artistico di ‘Jazz in Campo’

Simone Sala e Jonathan Jones durante le prove prima di un concerto negli USA
Simone Sala e Jonathan Jones durante le prove prima di un concerto negli USA

GIUSEPPE FORMATO

Gli Stati Uniti d’America insegnano e apprezzano l’arte: il pianista Simone Sala grande protagonista. Non capita tutti i giorni, anzi non capita mai, in Italia, che un professionista venga pagato il doppio del pattuito della sua prestazione d’opera professionale, intellettuale o artistica. Capita spesso, invece, nel Belpaese che non si riceva nemmeno il pattuito della propria attività. Quanto accaduto al pianista molisano Simone Sala, impegnato in una tournée negli USA, deve fare quanto meno riflettere.

Il musicista bojanese sul profilo facebook, qualche giorno fa, ha espresso la sua personale soddisfazione: “Succede solo in America. Fare un concerto ed essere pagati il doppio di quanto stabilito perché il concerto è piaciuto tantissimo… Che grande popolo!”.

Ebbene sì, Simone Sala si è ritrovato, al termine di uno dei concerti del suo tour a stelle e strisce, a essere pagato il doppio di quanto pattuito, perché il pianista di Bojano ha strappato applausi a scena aperta da parte del pubblico presente. Questione economica a parte, è stato il gesto a riempire d’orgoglio e di soddisfazione Simone Sala per un’azione che in Italia è pura utopia.

Il musicista è impegnato in un tour internazionale, che tocca l’Italia, gli Stati Uniti d’America e l’Asia, iniziato a febbraio e che terminerà ad aprile. Dopo le serate nella terra natìa e a Roma, Sala si è esibito per tre giorni consecutivi in America: il 5 marzo a Richardson per l’House Concert, il giorno successivo all’Italian Club di Addison e il 7 al Gran Galà della SVP Dallas Foundation al Marriott Hotel, un posto particolarmente rinomato quest’ultimo. Ad accompagnare Sala nei suoi concerti l’eccelso clarinettista e sassofonista statunitense, Jonathan Jones.

In queste ore il ritorno in Patria per il pianista molisano, dove ha in programma alcuni concerti, prima della partenza per la Thailandia: qui saranno tre le sue esibizioni. A Bangkok, inoltre, Simone Sala sarà impegnato in una serie di master class come docente nelle università del luogo per i giovani musicisti thailandesi.

simone sala pianoforte usaNovità assoluta (di prestigio) per Simone Sala, inoltre, la direzione artistica di ‘Jazz in Campo’, la famosa rassegna organizzata dal Comune di Campodipietra e che richiama nel centro alle porte di Campobasso, ogni estate, i ‘big’ della musica jazzistica mondiale: il ruolo è stato affidato con delibera di Giunta comunale dal sindaco Peppe Notartomaso e dal vice Gianluca Cefaratti, l’ideatore della manifestazione durante i dieci anni in cui ha indossato la fascia tricolore.

Un molisano che esporta nel mondo il nome del Molise: una regione che non deve essere, necessariamente, associata a qualcosa di negativo, come si sta cercando di far passare ultimamente. Il Molise è anche la forza dei giovani, i quali provano a ribellarsi a un periodo storico difficile e il pianista Simone Sala può, a buon diritto, essere il testimonial di tutti i giovani molisani che provano ad affermarsi nei rispettivi campi.

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