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Giornata Mondiale del Rifugiato, a Casacalenda triangolare tra Kalena, Ripabottoni e i Centri Sprar

Le Nazioni Unite, per commemorare l’approvazione della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati avvenuta a Ginevra nel 1951 da parte dell’Assemblea generale, ogni anno, il 20 giugno, dal 2001, indice la Giornata Mondiale del Rifugiato.

A questo protocollo aderiscono quasi tutti gli Stati del Mondo che, con la ratifica, si impegnano ed obbligano a proteggere i rifugiati presenti sul proprio territorio.

Chi sono i Rifugiati? La Convenzione, come modificata dal protocollo del 1967, stabilisce che può essere definito “rifugiato” chiunque, nel giustificato timore d’essere perseguitato per ragioni di razza, religione, cittadinanza, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per opinioni politiche, si trova fuori dello Stato di cui possiede la cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole domandare la protezione di detto Stato; oppure chiunque, essendo apolide e trovandosi fuori del suo Stato di domicilio in seguito a tali avvenimenti, non può o, per il timore sopra indicato, non vuole ritornarvi.

In questi giorni è molto sentito l’argomento e, soprattutto per contrastare la dilagante ignoranza che circonda l’argomento e che alimenta l’odio verso il prossimo ed il più debole, la Polisportiva Kalena 1924 e la Cooperativa Koiné, che gestisce i Centri S.P.R.A.R. minori non accompagnati di Casacalenda e Ripabottoni, hanno organizzato un pomeriggio all’insegna dello sport, dell’integrazione e del divertimento.

La manifestazione è iniziata mercoledì 20 giugno con le attività ludico-sportive coordinate dai tecnici del settore giovanile della Società sportiva alle quali hanno preso parte numerosi bambini di Casacalenda.

Si sono affrontate, in un triangolare di calcio, la Kalena (che milita nel Campionato Regionale di Prima Categoria), il  Ripabottoni F.C. (squadra vincitrice del Campionato Regionale di Seconda Categoria) ed una rappresentanza dei Centri SPRAR di Casacalenda, Ripabottoni e Larino.

Tanto divertimento in campo e sugli spalti.

Per la cronaca, il mini torneo è stato vinto dalla squadra della rappresentanza SPRAR che ha battuto tutte e due le altre compagini.

Sono pienamente convinto che, grazie alla realizzazione di eventi come questi, si favorisca il dialogo tra cittadini e rifugiati – dichiara Antonio Rosa, Presidente della Società sportiva di Casacalenda – lo sport in particolare, è un ottimo strumento per facilitare l’interazione e i processi di inclusione sociale ed interculturale. Abbiamo avuto diversi riscontri positivi proprio a Casacalenda dove i minori dello SPRAR non sono più visti come stranieri ma semplicemente come compagni di scuola o di squadra, come amici. Nella Kalena sono diventati colonne portanti della squadra e si sentono come in famiglia. Noi gli abbiamo trasferito la tecnica, loro ci hanno donato la passione per questo sport”.

Redazione

CBlive

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