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Molise Acque, i lavoratori invocano un Consiglio regionale monotematico. I dipendenti chiedono provocatoriamente il trasferimento alla Regione Molise

Lavoratori, dipendenti e in somministrazione, dell’Azienda Speciale ‘Molise Acque’ riuniti in assemblea, convocata da Cisl, Uil e Csa. “Molte le problematiche sul tappeto che più volte sono state poste alla controparte aziendale nel corso degli anni, senza ottenere risposte esaurienti”, scrivono i sindacati nella nota a firma di: Paolo Perpetua (Cisl), Domenico Montagano (UIL) e Natalino Paolo (Csa).

Il quadro generale di Molise Acque – sostengono i sindacati – è quello di un’azienda che, dopo quasi cinque anni di commissariamenti, ha recuperato il proprio Consiglio di Amministrazione, ma senza la figura più importante che è quella del Direttore Generale.

Il Consiglio d’Amministrazione – incalza la nota – si ritrova alle prese con una crisi economica – aggravata dal trascorrere del tempo – ed ancora incapace di individuare le direttrici sulle quali articolare soluzioni sostenibili ed idonee ad assicurare la propria sopravvivenza e di conseguenza la continuità del servizio idrico per i comuni molisani (ed extra regionali di Campania e Puglia). La grave crisi economica in cui versa l’Azienda ha portato allo stremo le forze dei lavoratori (i pensionamenti senza reintegro hanno irrimediabilmente impoverito le professionalità mentre resta insoluta la questione del concorso già espletato per cinquanta unità di categoria B3 a tempo parziale e determinato e non ancora perfezionato): il servizio di cui ancora beneficiano i comuni serviti è frutto dell’ultimo sforzo (le “ultime gocce”) che i lavoratori tutti stanno profondendo nonostante tutto gli sia contro.

La lunga paralisi del governo dell’Azienda non ha fatto altro che acutizzare (ed incancrenire) tutti i fisiologici (e perfettamente risolvibili) problemi che restano purtroppo costantemente senza risposta aumentando l’amarezza del personale e fiaccandone lo spirito – prosegue la tesi dei rappresentanti dei lavoratori – Dall’Assemblea, alla presenza anche del Consigliere di Amministratore Carlo Di Nicola, scaturisce questo documento che chiede ufficialmente di affrontare e risolvere una volta per tutte la definizione della natura giuridica dell’Azienda che ad oggi risulta molto ambigua: è da essa che consegue tutta la gestione della struttura Aziendale.

Come forma di protesta – precisano i sindacalisti – è stato deciso, a salvaguardia del servizio idrico nella Regione Molise, la simbolica e contemporanea presentazione da parte dei dipendenti della richiesta di nulla-osta al fine di essere dislocati presso la Regione Molise, visto che l’Azienda stessa viene dichiarata facente parte del Sistema Regione Molise; a quest’ultimo gesto è affidata la speranza che gli organi competenti aprano gli occhi e guardino in faccia la realtà (niente affatto bella…) che la lunga inerzia ha generato.

A margine della riunione, unitamente al Consigliere Regionale Fabio De Chirico del Movimento 5 Stelle, intervenuto all’Assemblea, si è condivisa la proposta di convocare un Consiglio Regionale Monotemetico attinente l’Azienda Speciale Regionale Molise Acque, al fine di portare a conoscenza di tutta l’assise regionale la grave situazione in cui versa l’Azienda e di provvedere ad una risoluzione, nel più breve tempo possibile.

I lavoratori di Molise Acque – conclude la nota –  si rivolgono infine a tutti i cittadini molisani, utenti del servizio idrico, affinché sensibilizzino i propri Sindaci ai quali la legge assegna il compito di governare l’intero Servizio Idrico Integrato.

Redazione

CBlive

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