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Capracotta ricorda Osman Carugno, molisano, Giusto tra le Nazioni. Il 16 maggio la cerimonia su iniziativa di Prefettura, Amministrazione comunale, Arma dei Carabinieri e Ufficio Scolastico Regionale

Si terrà il prossimo 16 maggio 2023 la cerimonia per ricordare Osman Carugno, capracottese, maresciallo dei carabinieri, Giusto tra le Nazioni, unico molisano a essere riconosciuto tale dallo Yad Vashem (l’ente nazionale israeliano per la memoria della Shoah) per aver aiutato un gruppo di profughi ebrei tra il 1943 e il 1944.

Nato a Capracotta, dove il padre era segretario comunale, Osman Carugno si arruolò poi nell’Arma dei Carabinieri, diventando Maresciallo comandante di stazione, prima nelle Marche e poi in Romagna.

E proprio in terra romagnola, a Bellaria, dove comandava la locale stazione dell’Arma, si rese protagonista di un gesto eroico, salvando – insieme all’albergatore Ezio Giorgetti, anche

lui riconosciuto tra i Giusti – un gruppo di trentotto profughi ebrei di origine slava, provenienti dal campo di Asolo, in provincia di Treviso.

Lo scorso anno il suo paese natale, Capracotta, gli ha tributato un doveroso omaggio, intitolandogli una piazzetta e inaugurando il giardino dei Giusti, all’interno della Villa comunale, proprio in sua memoria.

A distanza di un anno, su iniziativa del nuovo Prefetto di Isernia, dr.ssa Franca Tancredi e dell’Amministrazione comunale, si terrà una cerimonia in suo onore.

L’inizio è fissato per le ore 9.30 presso la Chiesa Madre di Capracotta: tra i momenti più significativi, il videomessaggio del nipote di Josef Konforti, uno dei profughi salvati da Carugno e Giorgetti, e la cerimonia di premiazione del concorso “Disegnare nella memoria il giardino dei Giusti”, oltre che il solenne ricordo dei fratelli Fiadino, martiri capracottesi fucilati dai tedeschi il 4 novembre del 1943 proprio a Capracotta.

Dopo un anno dall’inaugurazione del Giardino dei Giusti – dice il sindaco Paglione – torniamo doverosamente a celebrare uno dei nostri figli più illustri, autore di un gesto eroico. Non mi stancherò mai di sottolineare – conclude il sindaco – l’importanza di coltivare la memoria, soprattutto per ricordare alle giovani generazioni gli orrori di un passato che non deve ripetersi”.

 

Redazione

CBlive

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