Riforma scuola, la Gilda lancia l’appello per un referendum abrogativo

Michele Paduano
Michele Paduano

Lanciamo un appello ad associazioni, forze politiche e sindacali per organizzare a settembre un incontro pubblico nazionale a Roma nel quale discutere la costituzione di un comitato promotore referendario contro la riforma della scuola“. 

A proporre l’iniziativa, nel giorno in cui entra in vigore la legge n.107/2015 cosiddetta “La Buona Scuola“, è la Gilda degli Insegnanti.

Come abbiamo ribadito più volte nel corso dell’ultimo anno, – spiega il coordinatore regionale Michele Paduanoriteniamo che questa legge leda profondamente i principi sui quali dovrebbe essere fondata la scuola pubblica statale“.


I punti maggiormente contestati dalla Gilda riguardano il rafforzamento della figura del dirigente scolastico e il depotenziamento degli organi collegiali e della libertà di insegnamento, prevista dal primo comma dell’art. 33 della Costituzione; l’aziendalizzazione delle istituzioni scolastiche; il riconoscimento di deduzioni fiscali e di aiuti a favore della scuola paritaria non statale, che risultano in contrasto con il secondo comma dell’art.33 della Costituzione; la presenza di importanti deleghe al governo e al Miur in relazione a materie fondamentali sulle quali si basa l’organizzazione e la funzione educativa e formativa della scuola pubblica.
”Contro questa riforma si è creato un fronte compatto di cui la Gilda è stata uno degli attori principali. Ed è proprio da quest’ampia convergenza di posizioni avverse alla Buona Scuola – conclude Paduanoche deve proseguire la mobilitazione per indire un referendum con cui abrogare le parti più inaccettabili del testo di legge“.

 Eugenio Crispo

 

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