Politica

Mancati pagamenti e omessi versamenti al fondo previdenziale, i lavoratori chiedono alla Regione di sanzionare Atm e Sati

atmSanzionare l’Atm e la Sati, le le ditte concessionarie del trasporto pubblico locale, per gli stipendi arretrati e gli omessi versamenti al fondo previdenziale. È questa la richiesta dei lavoratori che arriva alla Regione Molise, attraverso l’intervento dei sindacati Faisa-Cisal, Fit-Cisl e Uil Trasporti.

Esasperati dai ritardi nei pagamenti insorgono i dipendenti delle due società che avanzano ancora le spettanze del mese di febbraio. Gli stessi, fanno sapere di aver appreso in una nota stampa come le ditte saranno in grado di versare ai lavoratori le mensilità di marzo, solo con i trasferimenti dei pagamenti della Regione che arriveranno nel mese di aprile. Una situazione insostenibile per i tanti padri di famiglia, molti dei quali si sono “visti costretti a sospendere le rate dei mutui o si trovano in arretrato con la restituzione dei prestiti, senza alcuna giustificazione ”.

In realtà, la possibilità di multare l’Azienda di Trasporti Molisana era stata già paventata lo scorso 17 febbraio dall’assessore regionale Pierpaolo Nagni. Un’eventualità che non si è poi concretizzata.

Oltre ai mancati pagamenti degli spettanze, il motivo della dura presa di posizione dei dipendenti Atm e Sati deriva inoltre anche dall’ingente arretrato con il fondo di previdenza ‘Priamo’. Ma non è tutto, dato che i lavoratori, tramite le organizzazioni sindacali lamentano anche una “gestione autoritaria ed esclusiva” in capo alle ditte. “Licenziamenti, trasferimenti, cambi turni in violazione del contratto collettivo nazionale, così come promozioni e assunzioni”, sarebbero operate dai vertici “senza alcun controllo”, creando ulteriori tensioni fra i lavoratori.

Un quadro complicato e drammatico sul quale a gran voce le maestranze chiedono ora alla Regione di intervenire, applicando come da contratto di servizio le dovute sanzioni.

Oltre a ciò, i dipendenti del comparto trasporti chiedono all’ente di via Genova che agisca affinchè la ditta ‘Silvestri’ rispetti la normativa vigente in tema di riposi, pena la revoca del contratto.

Infine i diepndenti, oltre a un incontro urgente con il governatore Frattura, reclamano alla Regione che “l’intero iter procedurale per l’intervento sostitutivo sia concluso nei quindici giorni previsti dal decreto e che l’eventuale richiesta e consegna delle buste paga sia fatta contestualmente all’invito per il pagamento delle retribuzioni”.

 

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button