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Il PD, tra congresso ed elezioni, cerca nuovi equilibri tra fuoriusciti e new-entry: via Totaro, Leva, Massa e Di Giglio, dentro Facciolla e Coralbo. Ruta assente all’assemblea

L'intervento di Frattura durante l'assemblea del Partito Democratico
L’intervento di Frattura durante l’assemblea del Partito Democratico

GIUSEPPE FORMATO

È un Partito Democratico che sta cercando nuovi equilibri anche in Molise, in vista del congresso del 30 aprile, nel corso del quale sarà eletto il nuovo segretario nazionale e delle prossime scadenze elettorali: le elezioni politiche e le regionali.

A un anno dalle elezioni, il Partito Democratico, in sostanza, ha dato il via alla campagna elettorale, che porterà al rinnovo del Parlamento e del Consiglio regionale del Molise.

Il PD si è riunito nella serata di lunedì 27 febbraio 2017 a Campobasso, in un incontro dal motto ‘Il futuro ci unisce’.

Il partito di governo a livello centrale e a livello periferico alla Regione Molise, alle Province di Campobasso e Isernia e al Comune di Campobasso, sta vivendo il periodo più difficile dalla sua nascita con la scissione sfociata nella fuoriuscita degli esponenti che hanno fondato il movimento DP, ‘Democratici e Progressisti’.

Al nuovo movimento hanno già aderito il deputato Danilo Leva e il consigliere regionale Francesco Totaro, quest’ultimo dimessosi anche dalla carica di capogruppo del PD a Palazzo D’Aimmo. Non fa più parte del Partito Democratico nemmeno l’ex sindaco di Campobasso, il senatore Augusto Massa; assente all’incontro nel capoluogo molisano anche il senatore Roberto Ruta.

Dimesso anche il vice-segretario Michele Di Giglio.

Per esponenti che già hanno lasciato il PD e altri in riflessione, si registrano già le prime nuove adesioni, come quella del vice-presidente della Giunta regionale, Vittorino Facciolla, vicino al Partito Democratico, ma nel 2013 candidato ed eletto con la lista civica ‘Unione per il Molise’. L’assessore all’Agricoltura e alle Politiche per il Sociale sottoscriverà la tessera di partito.

Presenti all’incontro il governatore Frattura, l’assessore regionale Veneziale, i presidenti delle Province di Campobasso e Isernia, Battista e Coia, la deputata Venittelli, l’assessore comunale del capoluogo Maio, i consiglieri comunali di Campobasso, Lello Bucci e la new-entry Michele Coralbo.

Non sono mancati all’incontro diversi sindaci dei Comuni molisani, come Grande (Guardialfiera) e Codagnone (San Giuliano del Sannio).

Il segretario regionale Micaela Fanelli ha affidato a una diretta su facebook il proprio commento a margine della prima assemblea, che aprirà la lunga fase congressuale, che condurrà il 30 aprile all’elezione del nuovo segretario nazionale, dopo le dimissioni dell’ex premier Matteo Renzi.

“È stata un’assemblea partecipata, discussa e forte – le parole del sindaco di Ricciacome è gusto che sia in questa fase. Chi ha deciso di restare parla del futuro, dei giovani, di quello che abbiamo fatto e di ciò che dovremo ancora compiere. Il mio messaggio è rivolto a chi sta decidendo quale posizione assumere. Noi vogliamo che restino con noi, nel Partito Democratico, il solo che possa essere capace di guidare l’Europa nelle politiche sociali contro i nuovi muri. Siamo investiti di una grande responsabilità storica, poiché da momenti come questi sono nati i fascismi”.

“Dobbiamo restare uniti – l’appello di Micaela Fanelliperché quando il Partito Democratico si è diviso non ha eletto Romano Prodi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha mandato a casa i nostri governi, facendo fare un passo indietro all’Italia. Questo è il momento, invece, di rilanciare l’azione della nostra Nazione. Inizia una fase congressuale lunga e difficile. Saremo presenti sul territorio, così come abbiamo fatto in occasione del referendum costituzionale. Riprenderemo gli incontri nei circoli e nelle sezioni, dopo i circa cento dibattiti organizzati lo scorso autunno”.

“Ben vengano – il commento del governatore Fratturaoccasioni di confronto come questa. Le regole sono necessarie e si rispettano. A chi è andato via dico rispetto le vostre scelte, ma non si possono dettare le regole dalla minoranza, continuare a lanciare sassi nello stagno solo per fare polemica. La scissione è un problema di chi va via, perché chi vince il congresso rappresenta tutti e le regole democratiche si rispettano. Uniti si danno garanzie ai cittadini e anche in questa regione dimostreremo che uniti sappiamo fare le cose, risultati alla mano. Lasciamo perdere le polemiche e andiamo avanti, tornando tra la gente, recuperando tutto il nostro entusiasmo”.

“Alle prossime elezioni – Facciolla si rivolge ai più giovani – voteranno i nati nell’anno 2000, dobbiamo riuscire a parlare con loro, senza autoreferenzialità. Un partito forza di governo deve parlare con il solo verbo della verità. Il Futuro ci Unisce lo leggo come una esortazione a cui ognuno di noi deve rispondere positivamente. Tutta Unione per il Molise ha aderito al Partito Democratico, ma il Pd deve aprirsi a 360 gradi e guardare avanti. La scissione la vedo come una sconfitta del primato della politica e non è corretto andarsene da un luogo dove si è chiamato a fare sintesi”.

Redazione

CBlive

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