Politica

Rinasce la destra storica, accordo tra Scopelliti e Storace: Azione Nazionale scende in campo. L’ex governatore della Calabria: “Legge elettorale e voto a giugno. Dal 2011 premier non scelti dal popolo, uno schiaffo alla sovranità”

Un momento della presentazione di Azione Nazionale
Un momento della presentazione di Azione Nazionale

La macchina politica inizia a riorganizzarsi a livello nazionale e a livello locale. Imminenti le scadenze politiche: entro un anno saranno rinnovati il Parlamento e il Consiglio regionale del Molise, che precederanno di un altro anno il rinnovo dell’amministrazione comunale di Campobasso. E i movimenti, a destra, a sinistra e tra i grillini, sono già iniziati.

Gli interessi in gioco sono altissimi e, così, ecco che sono iniziate già le manovre, che porteranno alla formazione delle liste, anche se sia a livello regionale che nazionale occorrerà ancora verificare quale sarà il sistema elettorale, col quale si misureranno i protagonisti in campo e, di conseguenza, gli elettori, chiamati a esprimere le proprie preferenze.

A Campobasso, nella Sala consiliare di Palazzo San Giorgio, ad alzare i veli è stata la destra storica, che si è presentata ai suoi simpatizzanti.

I coordinatori a livello locale, il bojanese Carlo Perrella e l’isernino Giovancarmine Mancini, entrambi consiglieri comunali nella propria città, hanno accolto l’ex governatore della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, che ha annunciato la fusione tra Azione Nazionale e La Destra di Storace, in programma il 18 e 19 febbraio 2017 nel corso del congresso che vedrà la nascita della nuova compagine, che aderirà al polo di destra insieme a Lega, Fratelli d’Italia e al movimento dell’ex ministro e governatore della Puglia, Raffaele Fitto, al quale ha aderito l’ex Presidente della Giunta regionale del Molise, Michele Iorio.

Di Azione Nazionale fa parte anche l’ex ministro e sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

Per Scopelliti, per otto anni sindaco di Reggio Calabria, per un lustro Presidente del Consiglio regionale della Calabria e per quattro anni Presidente della Giunta regionale, “l’Italia dal 2011 è governata da premier non eletti e, dunque, le elezioni sono necessarie. Si tratta di uno schiaffo alla sovranità. La data di giugno 2017 potrebbe essere quella buona, a patto che venga varata una legge elettorale che assicuri a chi vinca la governabilità”.

Redazione

CBlive

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button