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Scuola di via Jezza e istituto Montini fuori dalla graduatoria della Regione per richieste pervenute in ritardo. I Cinque Stelle chiedono conto all’amministrazione

Sono 58 le scuole molisane inserite nel Piano triennale regionale 2018-2020 di interventi in materia di edilizia scolastica. Si tratta di finanziamenti per interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico.

Proprio in Molise, nonostante quel tragico 31 ottobre 2002, sul tema della sicurezza, relativo al patrimonio edilizio scolastico, c’è ancora tanto da fare.

Tra le 58 scuole diverse riguardano centri attigui al capoluogo, come Mirabello Sannitico per la scuola di via Firenze, Campochiaro per la scuola elementare e materna, così come Vinchiaturo e Ferrazzano.

Nel piano anche la realizzazione di un polo scolastico intercomunale a Matrice che comprenderà gli studenti di Campolieto, Montagano e Petrella Tifernina.

Interventi previsti anche per Campobasso. Nell’elenco figurano, infatti, il Liceo Galanti, il Liceo Classico Mario Pagano, l’Industriale di Piazza San Francesco, il nuovo polo scolastico di Viale Manzoni relativo all’ISPSAR-IPSEOA e la realizzazione del nuovo edificio in via Scardocchia dove sarà trasferita la scuola di Corso Bucci che si trova attualmente in una sede in locazione.

Ma la pubblicazione della graduatoria ha sollevato numerose polemiche a Palazzo San Giorgio, dove a fare barricate ci hanno pensato i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle.

Negli interventi programmati nel piano della Regione due domande avanzate dal Comune, quelle relative all’asilo di via Jezza e l’Istituto Montini, sono pervenute in ritardo. Per l’esattezza 48 minuti in ritardo rispetto alla scadenza, fissata per le 13 del giorno 13 luglio 2018.

“È un fatto gravissimo – il commento di Cretella   – che non può avere nessuna scusante, né giustificazione, dovuto esclusivamente alla negligenza ed alla superficialità sia politica che amministrativa del Comune di Campobasso.  Eppure sul libro paga dei cittadini campobassani ci sono fior di super dirigenti, strapagati, deputati proprio alla programmazione ed alla pianificazione, che dovrebbero far girare il Comune come un orologio svizzero senza lasciarsi sfuggire nulla”.

“Si tratta – ha detto, invece, il consigliere Roberto Gravina – di una circostanza negata dal sindaco nell’ultima seduta del Consiglio comunale e che oggi viene puntualmente confermata da atti ufficiali. È evidente che la riorganizzazione degli uffici voluta dal Sindaco, non solo non ha funzionato, ma ha evidentemente fallito ed il settore più colpito è proprio quello dei lavori pubblici e dell’urbanistica, costantemente in affanno”.

Intanto, lo stesso Cretella ha presentato un’interpellanza in cui fa richiesta al primo cittadino di relazionare “dettagliatamente, in forma scritta e orale, sulle motivazioni e, se accertate, le eventuali responsabilità, del mancato accoglimento delle istanze trasmesse alla Regione dal Comune di Campobasso”.

Redazione

CBlive

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