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40 anni dalla strage di via Fani e dalla morte dell’agente Rivera. Battista: “Una pagina nera della nostra storia”

Ricorre oggi il triste anniversario della strage di via Fani: “un attacco alla democrazia e ai valori della nostra Repubblica”, sono state le parole del sindaco di Campobasso, Antonio Battista nel messaggio con il quale ha ricordato l’anniversario della morte di Aldo Moro. “Erano gli anni di piombo, e – ha detto – nel feroce agguato delle Brigate Rosse, attuato per sequestrare l’esponente di spicco della Democrazia Cristiana, persero la vita gli uomini della sua scorta. Tra cui Giulio Rivera, guardia P.S. di 24 anni, originario di Guglionesi, figlio del nostro Molise, a cui è stata intitolata la scuola di Polizia di Campobasso. Non ci fu scampo nemmeno per il maresciallo Oreste Leonardi di 52 anni e per l’appuntato Domenico Ricci di 42, entrambi carabinieri che viaggiavano sulla Fiat 130. Stessa sorte per la guardia di P.S. Raffaele Iozzino di 24 anni e per il vicebrigadiere Francesco Zizzi di 30 anni che con Giulio Rivera viaggiavano sull’Alfetta”.
“A distanza di quarant’anni da quell’attacco terroristico, – ha riflettuto Battista – il ricordo e la commozione sono ancora forti e vivono nel sacrificio di quegli uomini che hanno perso la vita per servire lo Stato. A loro e alle famiglie va il nostro ricordo, la nostra ammirazione, e il nostro abbraccio perché vittime di un tragico fatto di sangue che continua ad essere una delle pagine più nere della storia recente e che deve farci riflettere sulla democrazia e sul rispetto della pluralità del pensiero politico e sociale, valori fondamentali che vanno difesi e tutelati. Sempre”.

Redazione

CBlive

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