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L’arte marziale ‘digitale’ arriva all’Istituto Pertini Montini Cuoco per contrastare il cyberbullismo

Al via stamattina, 6 febbraio 2020, il secondo incontro del percorso informativo-formativo sui fenomeni del bullismo e cyberbullismo (progetto “Generazioni Connesse”) rivolto a tutte le classi prime dell’Istituto “Pertini Montini Cuoco” dal titolo #BULLYNG-OFF: Zanshin tech. Una mente vigile nel mondo digitale.

L’Istituto Pertini Montini Cuoco fa della conoscenza, della prevenzione e della lotta contro tali fenomeni una delle priorità, visto la rilevanza delle problematiche nel percorso educativo delle nuove generazioni, proponendo diversi appuntamenti (uno al mese, da gennaio 2020 fino ad aprile 2020) tenuti da esperti e professionisti esterni che hanno offerto e offriranno momenti informativi ma soprattutto attività laboratoriali ed esperienziali per sollecitare negli studenti ulteriori occasioni di riflessione e approfondimento a tema nonché favorire il loro coinvolgimento attivo e responsabile.

E questa volta, all’Auditorium dell’Istituto Biotecnologico Pertini in Via Scardocchia, i ragazzi – divisi in tre turni: dalle ore 8,30 alle 9,45 classi 1^C 1^D e 1^E dell’Istituto Biotecnologico Pertini, dalle ore 10,00 alle 11,15 classi 1^A, 1^B e 1^I del Liceo Linguistico Pertini e dalle ore 11,30 alle ore 12,45 classi 1^A dell’Istituto Cuoco e 1^A e 1^B dell’Istituto IPIA Montini – andranno a lezione di Zanshin tech.

Zanshin Tech è una vera e propria arte marziale, ma non si occupa del conflitto fisico bensì di quello digitale: fonde gli insegnamenti tradizionali delle arti marziali orientali (non violenza, rispetto dell’altro, serena concentrazione, disciplina) con conoscenze tecnologiche tratte dal mondo della cyber security con il preciso scopo di insegnare ai giovani, ma anche agli adulti, a vivere sicuri in rete e a difendersi da fenomeni come cyberbullismo, adescamento ed altre aggressioni digitali.

Il nome è composto da due parole: ‘zanshin’ e ‘tech’. La prima è una parola giapponese che indica lo stato di vigilanza controllata e serena che il maestro di arti marziali deve avere prima, durante e dopo un’aggressione: è uno stato in cui si è coscienti di tutto ciò che ci circonda (pericoli e aggressori inclusi) senza per questo cedere alla paura, all’ira o ad altri sentimenti. Questo principio viene applicato alla vita digitale, per questo ‘tech’.

Durante l’incontro della mattinata, il direttore didattico della Scuola di formazione insegnanti e tecnici, consulente mediatore in bullismo e cyberbullismo nonché esperto nella metodologia Zanshin tech, Maurizio Germano, aiuterà a comprendere i fenomeni attraverso studi di caso, dialogo, confronto e a contrastali attraverso tecniche mirate. Nello specifico, l’esperto parlerà di come funzionano le tecnologie digitali e come influenzano il rapporto con gli altri e, quindi, focalizzerà l’attenzione su: social, challenge, chat e false identità, mettendo in evidenza quanto comportamenti poco accorti nel mondo digitale possono condurre a rischi elevati ed avere conseguenze anche gravi: a questo proposito sarà analizzato il caso di Megan Meyer, giovane vittima statunitense del cyberbullismo morta suicida. Nello stesso tempo, Maurizio Germano mostrerà come sia possibile prevenire e contrastare le aggressioni digitali facendo un minimo di attenzione ed applicando le tecniche giuste. Tecniche che si rifanno alla pratica delle arti marziali per educare ad un’etica basata sulle regole del rispetto. 

Al fine di contribuire a fare una reale prevenzione nella nostra comunità e in continuità con quanto sarà svolto in mattinata, nel pomeriggio di oggi, dalle ore 15,30 alle 17, nella sede di Via P. di Piemonte, l’Istituto Pertini Montini Cuoco organizzerà un incontro tra il consulente mediatore in bullismo e cyberbullismo, Maurizio Germano e i docenti dell’Istituto e i genitori degli studenti frequentanti il biennio della scuola sul tema “Zanshin Tech, prevenzione e contrasto del bullismo e cyberbullismo“. Si cercherà di riflettere su come funzionano le tecnologie digitali, sulla lettura dei “segnali”, su come aiutare i ragazzi a prendere consapevolezza e distinguere le azioni aggressive dagli scherzi, sulla gravità di certi episodi e sulle loro conseguenze e sulle tecniche giuste da (far) mettere in pratica per contrastare gli attacchi.

Un appuntamento in cui la scuola, la famiglia e il territorio lavoreranno insieme per far acquisire nei ragazzi il buon senso digitale che li tiene lontani dai pericoli della rete.

Redazione

CBlive

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