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Emergenza cinghiali: Nola accusa la Regione Molise

Sull’emergenza cinghiali in Molise si lavora ma le soluzioni sembrano ancora lontane. Oggi ne parla Vittorio Nola, portavoce locale del Movimento 5 stelle. Il consigliere ritiene che la Regione Molise abbia gli strumenti necessari per intervenire subito, per questo è intervenuto all’incontro tra amministratori locali e rappresentanti politici, organizzato da Alessandro Amoroso, sindaco di Petrella Tifernina e vicepresidente della Provincia di Campobasso.

La caccia non è una soluzione


“È bene comprendere che la caccia di selezione non può essere l’unico antidoto alla proliferazione degli ungulati”  – spiega Nola il quale propone una serie di iniziative che si basano sull’ascolto di sindaci, agricoltori, allevatori e cacciatori. Tra queste l’immediata operatività di un Piano di gestione e controllo della specie, sul modello adottato dalla Regione Campania che, in accordo con Ispra, ha avviato tutte le procedure per il contenimento e la cattura organizzativa degli ungulati.

Incentivare la filiera delle carni


Da tempo Nola propone alla Regione di incentivare la filiera delle carni selvatiche, favorendo azioni pubblico-private che creerebbero posti di lavoro, dando respiro al comparto e al relativo indotto. Il consigliere denuncia inoltre l’immobilismo della Giunta regionale che, a suo avviso, “non comprende l’importanza di aumentare i fondi per ristorare i danni subiti dagli agricoltori.” A questo Nola aggiunge la necessità di bandire nuovi concorsi per arginare la fuga di tanti giovani veterinari e la necessità di aggiornare le tabelle per i risarcimenti dei danni, un tariffario rimasto fermo da circa dieci anni, con logiche ripercussioni negative sul lavoro svolto dagli agricoltori locali,  costretti a fare i conti con lungaggini burocratiche spesso risolte solo tramite ingiunzioni di pagamento.

Le accuse agli amministratori della Regione Molise

Vittorio Nola accusa la Regione Molise di non riuscire a studiare strumenti d’intervento e, a suo dire “scarica le responsabilità sul Governo nazionale. Ma – aggiunge-  l’assessore regionale alle Politiche agricole, Nicola Cavaliere, dovrebbe sapere che al momento governano anche i suoi referenti politici, ma soprattutto che esistono varie possibilità d’intervenire. Oggi dire come ha fatto lui che ‘sul cinghiale non ci sono soluzioni’, significa lasciar morire il comparto agricolo-zootecnico molisano”.

CP

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