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Molise Antifascista: il centrodestra si smarca dall’immediata discussione della mozione del PD. Fanelli: “Perchè?”

“Come è possibile esprimere solidarietà e vicinanza alla CGIL e poi votare contro l’immediata discussione della mozione per lo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista?”. Così la capogruppo PD in Consiglio regionale Micaela Fanelli dopo che l’Aula ha votato contrariamente all’immediata discussione della mozione sullo scioglimento di Forza Nuova.

“Un controsenso senza alcuna logica – commenta Fanelli – quello di un centrodestra che ha votato prima a favore dell’iscrizione dell’atto, ma contrariamente alla sua immediata discussione chiesta da noi esponenti del PD e sostenuta dai colleghi del Movimento Cinque Stelle e per la quale, della maggioranza, si sono espressi favorevolmente solo il Presidente Micone e la consigliera Romagnuolo.

Dopo la sospensione chiesta dal consigliere Quintino Pallante, nel centrodestra è, infatti, prevalsa la linea che ha voluto rinviare la discussione della mozione a data da destinarsi.

Sulla condanna del fascismo e dei suoi rigurgiti il centrodestra anche in Molise continua a inciampare. Perché?

Perché si continua a dire ‘no alla violenza fascista’ senza poi agire di conseguenza?

Un’altra occasione persa proprio oggi che l’Aula aveva, invece, la possibilità di aderire, in modo bipartisan a una battaglia istituzionale per un impegno preciso che, oltre allo scioglimento di Forza Nuova, chiede la modifica dello Statuto regionale. Modifica quest’ultima per la quale ho presentato un’apposita Proposta di Legge che va nella direzione di colmare, nei primi tre articoli del testo, l’assenza del richiamo alla Resistenza e all’antifascismo che oggi è da intendersi come una mancanza inaccettabile. Parliamo di un’assenza doverosa da riempire, dopo i fatti di Roma che impongono con urgenza la necessità di ribadire formalmente il ripudio di rigurgiti fascisti e qualsiasi forma di squadrismo”.

“È l’antifascismo la radice culturale da cui sono nate la Repubblica Italiana e la sua Carta Costituzionale che rappresentano lo strumento democratico contro ogni forma di totalitarismo: oggi per il Molise e i molisani sarebbe stato fondamentale ribadirlo formalmente con una chiara e netta presa di posizione che invece, purtroppo, – conclude Fanelli – non c’è stata”.

Redazione

CBlive

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