Politica

Amministrative, la Lega diserta il tavolo. Tra i nomi dei candidati sindaci del centrodestra spunta il consigliere del governatore, Nunzio Luciano. Intesa già trovata?

Gli esponenti della Lega non prenderanno parte questa sera al tavolo del centrodestra, convocato in vista delle prossime amministrative di Campobasso.

Partiti e movimenti civici torneranno a riunirsi all’Hotel Rinascimento, ma il posto dedicato allo schieramento del Carroccio resterà vuoto, ancora una volta, proprio come avvenuto nella riunione dello scorso lunedì.

Il diktat sarebbe stato lanciato dallo stesso Matteo Salvini che non vorrebbe vedere i suoi seduti allo stesso tavolo con le esponenti di ‘Prima il Molise’. Per intenderci le consigliere regionali, Calenda e Romagnuolo, elette con Lega ed espulse per aver chiesto la testa dell’assessore Mazzuto.

Una gatta da pelare per gli uomini del centrodestra, impegnati da tempo a trovare la quadra sul nome del candidato sindaco.

Intanto, quasi certamente il nome di chi correrà per lo scranno più alto di Palazzo San Giorgio potrebbe essere calato questa sera stessa sul tavolo. Qui, infatti, stando alle previsioni, dovrebbero approdare i curriculum della rosa dei papabili. Un insieme di figure dal quale dovrebbe poi emergere chi davvero sarà a capo della coalizione per il voto del prossimo 26 maggio.

Rumors raccontano anche di come l’intesa preventiva sia in realtà già stata trovata dai big della politica regionale. Manca, ovviamente, il lasciapassare del tavolo. Più formale e di facciata che altro.

Uno step, in sostanza, estremamente necessario per dare l’idea di una scelta condivisa e partecipata e non calata dall’alto. E sono in molti a pensare, a poche ore dall’incontro a carte scoperte, che quel nome capace di unire possa essere quello di Nunzio Luciano. Forzista della prima ora e presidente della Cassa Nazionale Forense, Luciano, dopo aver corso per le politiche del 4 marzo 2018 in quota azzurri al Senato, solo pochi mesi dopo da quella data fu nominato consigliere giuridico del governatore Toma.

Braccio destro del numero uno del Molise, sul nome di Nunzio Luciano, sostenuto da tutta l’area forzista, potrebbe anche capitolare l’assessore Niro che fa capo ai Popolari per l’Italia e che sostenne Luciano già nella tornata delle politiche. Il nome dell’avvocato avrebbe anche generato l’intesa con gli esponenti di Orgoglio Molise.

Restano ora da capire solo gli effetti della rottura in casa Lega e il ruolo che decideranno di assumere i civici. Dal canto suo, l’area che fa riferimento a Romagnuolo e Calenda, per bocca della prima, ha già fatto sapere che nessuna decisione che non sarà presa dal tavolo sarà condivisa. Nel caso in cui ciò avvenga, infatti, la Romagnuolo si dice pronta a cambiare rotta. Una strada quest’ultima che renderebbe, a questo punto, più facile il ritorno del Carroccio al tavolo del centrodestra.

La consapevolezza resta, tuttavia, quella di come una mancata unità, in tutti gli schieramenti, rischi di complicare la situazione. Nel centrodestra, così come nel centrosinistra, dove la partita per trovare la quadra su un contenitore capace di contemplare il PD al fianco dei movimenti dell’ultima ora, resta ancora aperta.

Il tutto, per buona pace di una campagna elettorale che vede drasticamente ridotti i tempi che vedranno i candidati scendere in campo per chiedere la fiducia degli elettori.

Redazione

CBlive

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button