Politica

Campobasso Avanti: bagno di folla per i candidati del centrosinistra

A una settimana dal voto nella città capoluogo la convention per illustrare proposte e programmi

Bagno di folla per l’evento di proposta e programma del centrosinistra che questa mattina, domenica 25 febbraio, è andato in scena al Centrum Palace di Campobasso. I posti a sedere sono tutti occupati e in molti sono quelli che devono restare in piedi per tutta la durata dell’incontro che ha richiamato amministratori, sostenitori e numerosissimi cittadini del capoluogo.

Ospite d’onore l’europarlamentare del PD, Andrea Cozzolino che al suo arrivo si intrattiene con i giornalisti parlando delle risposte più urgenti da dare al Paese nei prossimi mesi, come ad esempio “dimezzare la disoccupazione giovanile nel Mezzogiorno”. Un obiettivo questo, che può essere raggiunto solo con programmi e proposte serie.

“In molti – dice Cozzolino – fanno fatica a stare in questa campagna elettorale, i problemi sono drammatici e ci sono forze politiche che si presentano con programmi che non hanno nessuna concretezza. Nessuna ipotesi di potersi realizzarsi. Per questo – aggiunge – è molto importante il voto alle forze democratiche, il voto al centrosinistra. È importante dire ai cittadini che in questi giorni stanno riflettendo, che questo è il momento giusto per scegliere, per stare in campo. Il momento giusto per sostenere il Partito Democratico, di non sprecare un voto e di consentire al prossimo Parlamento, alla Camera e al Senato, di costruire una transizione necessaria, perché nei prossimi 12 mesi in Europa si decidono cose importanti. Innanzitutto il Bilancio comunitario senza il quale non possiamo accettare le sfide del Mezzogiorno. Dare risposte ai giovani, agli universitari, ai professionisti, senza le risorse comunitarie sarebbe impossibile. Nei prossimi mesi si discute questo in Europa e l’Europa aspetta l’Italia”.

A dare il via alla convention, moderata dal giornalista Enzo Luongo, è stato poi il sindaco di Campobasso, Antonio Battista, che ha definito il PD il partito delle proposte, “l’unico in grado di interpretare i bisogni della gente”. A soffermarsi sul tema di “una protesta che, senza le proposte, non porta a nulla” è stata la parlamentare uscente, Laura Venitelli, in corsa al Senato sul collegio proporzionale del Molise. “Noi – ha detto – siamo quelli che dicono avanti. Siamo quelli che abbiamo superato anni difficili con scelte che hanno portato con sé sacrifici. Ma siamo anche quelli che hanno fatto ripartire il Paese e, oggi, un Paese credibile agli occhi dell’Europa lo si può avere solo votando PD”.

Ne è convinto anche Maurizio Hanke candidato al Senato per +Europa con Emma Bonino. “Con il voto del 4 marzo – le sue parole – inizierà una nuova stagione e la vittoria del centrosinistra è la premessa senza la quale non si andrà avanti”. Sulla stessa lunghezza d’onda Matteo D’Errico, candidato sul proporzionale alla Camera con la lista Insieme. “Questa sala mi emoziona”, dice guardando una platea gremita e facendo appello subito dopo all’unità con cui vincere questa sfida. Una battaglia questa che, per Salvatore Colagiovanni può essere vinta grazie all’aiuto di tutti. “Grazie soprattutto – afferma Colagiovanni – ai tanti amministratori che oggi sono qui e che ogni giorno devono far fronte ai mille problemi di una comunità con coraggio, determinazione, capacità. Perché questo abbiamo dimostrato in questi anni: saper governare senza comici alle spalle”.

E l’affondo non manca nemmeno nelle parole di Micaela Fanelli candidata PD alla Camera sul proporzionale. Un affondo bipartisan che da un lato fa la radiografia ai candidati condannati del centrodestra e dall’altra rispolvera il passato di chi a livello regionale è oggi diventato il paladino dei Cinque Stelle.

“In questa campagna elettorale – dice ancora la Fanelli – c’è chi parla della dignità del lavoro prevendendo mille euro per tenere i nostri giovani a casa. Questo non significa sviluppare politiche per il lavoro, non significa restituire la dignità alla gente del Molise che sa bene cosa il lavoro rappresenti”. Duro l’affondo anche nei confronti di “chi ancora oggi vuole dividere”, che viene poi messo a confronto con l’esempio di chi lavora per unire e di chi, come il candidato sull’uninominale al Senato, Enrico Colavitarappresenta la parte più bella del Molise in regione e fuori dai confini nazionali”.

E ancora il tema della “scissione” torna nelle parole di Carlo Venziale, anche lui in corsa per il proporzionale alla Camera. “La divisione non è qualcosa che rappresenta la nostra gente che chiede, invece, sviluppo e investimenti: fatti piuttosto che parole”. E a dimostrare di aver compiuto quei fatti a cui Venziale si riferisce, quegli investimenti soprattutto in materia di viabilità, infrastrutture, per Maria Teresa D’Achille (candidata alla Camera sull’uninominale del collegio di Isernia) “sono stati i nostri, che dopo anni di dissesto sono stati capaci di portare finalmente il Paese a una nuova prospettiva di crescita”.

Una crescita nazionale e regionale a cui fa riferimento anche Vittorino Facciolla (candidato alla Camera per l’uninominale su Campobasso) per il quale “i candidati della coalizione sono espressione della vicinanza ma anche della qualità del rapporto con il territorio”. 

Un territorio questo che, al pari del Paese deve essere protagonista in Europa. “Dal 5 marzo – come ricorda Cozzolino – ci aspetta l’Europa. Ci aspetta la Francia, la Germania e tutti gli altri paesi a cui è agganciata la ripresa. L’Europa senza l’Italia non può inaugurare la stagione di riforme di cui abbiamo bisogno. Nei prossimi mesi – dice ancora l’europarlamentare – dobbiamo decidere cose fondamentali. Se vogliamo dare una prospettiva alle giovani generazioni abbiamo bisogno di votare e approvare il nuovo bilancio comunitario. È una sfida decisiva, sono mille miliardi di risorse europee. Attendono noi, attendono il nuovo Governo, il nuovo Parlamento. Se vogliamo riprendere la battaglia per il lavoro, per la crescita, abbiamo bisogno come l’aria che respiriamo delle risorse dell’Europa. È impensabile poter credere di amministrare una Regione, un Comune, un Paese senza quelle risorse. Lo sanno bene tutti i sindaci e il presidente della Regione che sono qui, che senza quelle risorse non ci sarebbero servizi”.

Sul tema di un voto che porti insieme tutti verso l’Europa si è concentrato anche l’intervento del candidato al Senato, Enrico Colavita che ha chiuso la convention.  “Ora più che mai – ha detto Colavita – abbiamo il dovere di lavorare tutti insieme. Sono stati anni difficili. Anni in cui si poteva fare di più e si poteva fare meglio. Ma sicuramente non si poteva fare nulla di diverso. Per poter fare di più e meglio occorre una classe dirigente capace, competente, esperta e che abbia già dimostrato di saper fare cose. Non è il tempo dell’improvvisazione o delle promesse facili. C’è bisogno dell’impegno di tutti. Nessuno escluso. Perché la politica riguarda la nostra vita: il nostro oggi e il nostro domani. C’è bisogno di partecipare alla consultazione elettorale, non rinunciando al diritto di essere cittadino e scegliere una classe politica che sia esempio di sobrietà e competenza. Una classe politica che ha dimostrato di saper fare”.

“La mia candidatura – ha detto ancora Colavita – rappresenta la voglia di esserci, di dire che la politica ha bisogno di parlare di impresa e di creare le condizioni affinché l’impresa possa operare e, possa farlo senza alcun tipo di contributo da parte del pubblico. Io vi parlo di cose, di una politica fatta di cose e fatta di persone, perché sono queste le mie priorità. Fattori da cui ripartire insieme, nella consapevolezza che solo insieme si costruisce. Perciò insieme non dobbiamo perdere l’occasione per modernizzare il Paese, renderlo più leggero, meno costoso. Solo insieme riusciamo a comprendere che è necessario, ora più che mai, premiare i valori della competenza, dell’esperienza, dell’eccellenza. Il tutto mettendo da parte la paura e coloro che parlano solo alla pancia del Paese con false illusioni e con promesse che poco sanno di economia. Un esponente della Lega come Salvini che vorrebbe ripristinare i confini ne sa davvero poco non solo di economia, ma anche di Europa, di Mondo. Ve lo dico da molisano nel mondo quanto l’abbattimento delle barriere sia economicamente vantaggioso, per il Paese, per i territori, per il nostro territorio che – ha concluso Colavita – deve trovare la forza di vedere al di là dei confini”.

Redazione

CBlive

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