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Legambiente Molise replica alle “accuse feroci” di collusione mosse da Emilio Izzo nella trasmissione Moby Dick

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MARIA CRISTINA GIOVANNITTI

Durante la puntata televisiva della trasmissione ‘Moby Dick’ condotta dal giornalista Giovanni Minicozzi ed andata in onda il 30 gennaio 2015, sul tema ‘Ambiente, carta da giocare’ tra gli ospiti in studio c’era anche il noto “ambientalista critico ma non polemico”, così come si autodefinisce, Emilio Izzo, funzionario dei Beni Culturali e segretario regionale UilBac e sempre in prima linea nelle battaglie ambientali. È stata proprio un’affermazione espressa senza timore da Izzo ad innescare una replica da parte della più importante associazione ambientale del Molise, ovvero Legambiente.

Tra i temi green affrontati in studio, quello che ha infiammato l’animo di Legambiente Molise è stata la dichiarazione di Emilio Izzo sull’assenza dell’associazione nella battaglia contro Centrali a biomasse nel Parco del Matese, un pericolo scampato deliberando l’annullamento delle autorizzazioni.

Legambiente si è schierata a favore delle centrali a biomasse e questo significa che sono ‘colluse’ con il potere” questa la dichiarazione fatta da Emilio Izzo, che ha sottolineato una situazione di paradosso, una “regione al rovescio” dove Legambiente si schiera a favore delle biomasse e poi fa battaglie per il Parco del Matese e spiega come: “Vuol dire che qui facciamo i Parchi con le centrali e le ville comunali con il cemento. Infine Izzo ha anche precisato: “Alle ‘accuse feroci’ non ho mai ricevuto una risposta”.

In realtà la replica di Legambiente Molise è arrivata definendo Emilio Izzoicona della cultura dell’autoreferenzialità e del travisamento” e smentendo l’accusa fatta di collusione: “Di diverso tenore è l’accusa di collusione con il potere politico fatta da Emilio Izzo ai danni di Legambiente, che è gratuita, grave e senza alcun fondamento, e che lanciata da uno studio televisivo come quello di Telemolise, ha il sapore della sfida di un leader che deve accreditarsi presso i suoi, e tanto più grossa la spara e tanto più letame getta addosso al bersaglio di turno, tanto più si accredita come un temerario e uno che la sa lunga e che non teme confronti, riscuotendo successo e consolidando la propria posizione all’interno del gruppo” nella replica pubblica prosegue Legambiente: “Ecco, a noi sembra di avere più che smentito, spazzato via, le affermazioni di Izzo, e non solo le sue; ma non basta: pensiamo sia gravissimo, come è stato fatto finora, lavorare per dividere chi dovrebbe essere dalla stessa parte, accendere diatribe o insinuare dubbi sull’operato di una grande associazione come Legambiente che anche in Molise si avvale del lavoro di tanti giovani laureati, molti dei quali collaborano anche con Scuola e Formazione che è una struttura legambientina accreditata presso il MIUR”.

Ricordiamo, infatti, che contro le centrali c’erano state mobilitazioni massicce che avevano all’unisono, o quasi, mosso delle proteste contro il ‘rischio delle due centrali’ e coinvolto diverse fazioni politiche, molteplici associazioni ambientaliste e semplici cittadini preoccupati.  Ricordiamo anche come grande assente Legambiente Molise, un’assenza che aveva sollevato accese critiche tanto da rinominare l’associazione come ‘Fregambiente Molise’ o definirli come “ambientalisti progettisti”.

Così poco dopo Legambiente Molise, attraverso una nota pubblica, aveva spiegato la sua posizione sulle biomasse, viste come un’ottima opportunità per la regione, scrivendo una lettera aperta al Matese: Le biomasse sono da considerare una delle fonti energetiche più importanti per il raggiungimento in Italia degli obiettivi di riduzione dei gas serra fissati dall’Unione Europea. Le biomasse inoltre rappresentano una grande opportunità per l’agricoltura e l’ambiente, anche perchè concorrono all’integrazione del reddito agricolo, alla valorizzazione dei suoi sottoprodotti che altrimenti sarebbero trattati come rifiuti tout court”.

 

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