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Palazzo San Giorgio, respinta la mozione pentastellata contro Iacobucci. Le minoranze protestano, Battista tranquillizza: “Nessuno sperpero, ci sarà un dirigente in meno. Il nuovo manager ci introdurrà nel sistema dei fondi statali e comunitari”

L'intervento del sindaco Antonio Battista durante il Consiglio comunale
L’intervento del sindaco Antonio Battista durante il Consiglio comunale

È approdata a Palazzo San Giorgio la mozione del Movimento 5 Stelle, attraverso la quale i pentastellati hanno contestato e chiesto di annullare la nomina del manager del Comune di Campobasso, Antonio Iacobucci. Un atto respinto dall’aula consiliare con 17 voti contrari alla mozione e 8 favorevoli, al termine di un acceso dibattito, così come è stata bocciata la richiesta dell’ex sindaco Gino Di Bartolomeo di intervenire a porte chiuse e con la presenza della Digos.

A tuonare contro l’operato dell’amministrazione targata Battista il grillino Luca Praitano, il quale nel suo intervento ha parlato di un “bando ad personam e di una copertura finanziaria che va ad intaccare ben 50 mila euro del fondo di riserva che dovrebbe servire a coprire le spese per fenomeni eccezionali e inaspettati”.

“Dal punto di vista politico – le sue affermazioni – è una vergogna che l’amministrazione spenda una cifra simile per pagare un dirigente, quando il Comune, con la stessa somma, potrebbe garantire per un anno i servizi della Bibliomediateca”.

In linea con il pensiero dei pentastellati anche l’ex candidato sindaco del Polo Civico, Michele Scasserra, che si è infiammato in modo particolare nei confronti degli esponenti della maggioranza, “rei di avallare una politica del dirigismo che di sicuro mieterà vittime”.

“In questa vicenda ci sono troppi aspetti bui e tristi, che ledono l’etica e la morale in un momento di gravi ristrettezze economiche con le quali tutti i giorni i cittadini devono fare i conti”, sono state poi le parole del consigliere comunale dei 5 Stelle, Simone Cretella.

Prima del sindaco, a rispondere ai pentastellati l’assessore al Bilancio Massimo Sabusco, il quale ha spiegato come, in base alle disposizioni del ‘Testo unico degli Enti Locali’, non sia vietato utilizzare il fondo di riserva per finanziare un capitolo di spesa in esercizio provvisorio.

“Di questo fondo che ammonta a circa 400mila euro – ha detto Sabusco –  200mila euro è la somma che deve essere impiegata per eventuali situazioni imprevedibili e improrogabili, mentre il resto potrebbe andare tranquillamente a finanziare altri capitoli di spesa e, in questo caso, parliamo di una cifra che copre solo la retribuzione tabellare”.

È stato il sindaco Antonio Battista, prima del voto, a difendere l’operato dell’amministrazione comunale, fiducia successivamente accordata al primo cittadino dal voto compatto della maggioranza contro la mozione dei pentastellati.

“È stata una precisa necessità – le parole di Battistaquella di dotare la struttura comunale di una figura che fungesse da coordinatore per la complessa macchina dell’ente. Iacobucci assicurerà una maggiore celerità delle risposte e una puntualità delle competenze dei nostri settori. Parliamo di un profondo conoscitore delle norme e di un valore aggiunto per il Comune. Non dobbiamo dimenticare che Campobasso è una città capoluogo, che fa girare quotidianamente circa 40-45mila persone, oltre ai suoi 60mila abitanti. Il movimento finanziario del Comune di Campobasso, inoltre, tra entrate e uscite è di circa 200 milioni di euro e lo stesso è chiamato a garantire i servizi a un movimento di 100mila persone. Siamo un punto di riferimento dal punto di vista amministrativo e dei servizi”.

Il sindaco Antonio Battista sottolinea gli obiettivi che dovrà perseguire il neo-manager del Comune di Campobasso: “Dobbiamo rimettere in moto l’economia del capoluogo e dovremo farlo attraverso il meccanismo della spesa razionale con i fondi statali ed europei. Per perseguire tale strada, occorre una comprovata esperienza, perché il sistema centrale eroga i fondi a patto che siano ben spesi. Iacobucci ha vinto un bando e in suo favore non ci sono state strane alchimie, come qualcuno vuol far credere, ma il suo curriculum parla chiaro. È un dirigente importante che conosce bene la macchina comunale, essendo stato dal 1995 al 1999 assessore alle finanze e nei successivi dieci anni il direttore generale. Attualmente ricopre lo stesso incarico all’Arsiam. Siamo di fronte a un professionista di un certo valore”.

Sui costi che dovrà affrontare il Comune di Campobasso, il sindaco ha proseguito: “Innanzitutto, Iacobucci percepirà lo stesso stipendio dell’Arsiam, in più è prevista una somma ‘una tantum’, parametrata sulla base della qualità del professionista che si è aggiudicato un regolare bando. Chi costa meno, evidentemente, renderà anche in misura minore. Dal punto di vista pratico, inoltre, toccherà a Iacobucci far entrare il Comune di Campobasso nel sistema della spesa con fondi statali ed europei e, di conseguenza, toccherà a lui guadagnarsi lo stipendio. La cifra stanziata, tra le altre cose, è ordinaria rispetto ad altri enti e le risorse le reperiremo all’interno delle spese per il personale, senza necessità di dover intaccare altri capitoli di bilancio. Gli obiettivi si raggiungono investendo e non puntando al risparmio. Non ci si deve soffermare solo sulla spesa, ma occorre analizzare sul lungo periodo i risultati raggiunti. E posso anticipare, in tal senso, che alla fine della riorganizzazione l’ente avrà un dirigente in meno, anche perché puntiamo a valorizzare le posizioni organizzative, ovvero coloro che si trovano un gradino più basso dei dirigenti e che puntiamo a responsabilizzare. Il Comune di Campobasso avrà una struttura moderna, in grado di poter dare risposte veloci e concrete ai suoi cittadini”.

 

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