Cronaca

Vaccini ai giornalisti, ‘agguato’ di una troupe di La7 al presidente Vincenzo Cimino

Intorno alle 8.40, una troupe presumibilmente di La7, della trasmissione Piazza Pulita, composta da una giovane giornalista e da un coetaneo telecineoperatore, ha avvicinato il noto giornalista all’uscita del portone della sua dimora, ostacolandogli la piena libertà di entrare nella propria autovettura e recarsi a lavoro. Senza mascherina e in zona rossa, con metodi arroganti e violenti, lo hanno accerchiato tempestandolo di domande, alle quali non aveva obbligo di replicare, anche perché non tenuto a conoscere le risposte alle domande poste e malposte. Il tutto sino a quando non è riuscito ad entrare nella propria autovettura. Ciononostante la giornalista non gli ha consentito di partire, in quanto aveva porto il microfono all’interno della macchina, impedendogli, di fatto e col corpo, di chiudere lo sportello. Il tutto sotto una pioggia battente e tra lo sguardo della gente. Sentito in merito il presidente Cimino, ha affermato “Sono stato oggetto di uno scomposto e squallido agguato che di giornalistico ha ben poco, all’esterno della mia abitazione, nel pieno centro di Isernia e in zona rossa, da parte di due persone, a me estranee e senza mascherina e, pertanto, ho ritenuto entrare immediatamente nella mia autovettura in considerazione delle norme Covid-19 perché mi sono sentito in pericolo per la mia salute, essendo soggetti ignoti che avevano creato, di fatto, un pericoloso
assembramento.

Non voglio quindi sottrarmi nel fornire risposte, ovviamente attinenti alla professione che svolgo, al ruolo che ricopro, e a questioni magari delle quali posso essere a conoscenza, tantomeno voglio impedire l’esercizio del diritto di cronaca a colleghi; la metodologia usata dalla troupe televisiva, però, travalica ognilimite del corretto svolgimento della nostra professione che deve, in ogni caso, tutelare il diritto del singolo, nella sua sfera personale. La circostanza più grave è che in piena zona rossa sia potuta consentire la circolazione a piedi di persone senza mascherina. Vorrei sapere se questi colleghi sono stati vaccinati o tamponati perché, diversamente, mi vedrò costretto a prendere precauzioni in base al Dpcm che regola il funzionamento degli enti pubblici. Ricordo che l’Ordine dei Giornalisti del Molise ha degli orari dove il presidente e i colleghi consiglieri ricevono, di conseguenza possono evitarsi situazioni che ledono il decoro dell’Ordine e degli stessi iscritti. Ma su questi temi avrò modo di agire secondo legge”.

Una persecuzione che va avanti da diversi giorni, per questioni che nulla hanno a che vedere con il giornalismo e il ruolo ordinistico, ma che saranno affrontate e giudicate in altre sedi.

Messaggi e attestazioni di solidarietà sono pervenuti al Presidente da parte di tutta la categoria.

Redazione

CBlive

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