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Lo spot della San Pellegrino che coinvolge un intero paese. Divertimento e operosità per far conoscere un Molise che esiste

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È bastata qualche foto del paese affinché la San Pellegrino desse l’ok per girare a Trivento lo spot scritto e diretto da Giulio Scarano, di origini molisane. “Hanno visto la sceneggiatura – dice – corredata da qualche scatto del paese e ben presto hanno capito, anche dal mio racconto, l’atmosfera che si può ricreare qui”.

Una storia d’amore ambientata in un Molise che esiste e che deve essere conosciuto. Un obiettivo importante quest’ultimo che si cela dietro a uno spot per la nota azienda italiana che produce acqua minerale e bevande soft drink e a cui tiene soprattutto Giulio che, pur essendo nato a Treviso e lavorando a Milano, a Trivento torna ogni anno. “Mio padre – racconta – è di Trivento, qui abbiamo casa e tornare in Molise per me significa evadere dalla frenesia di Milano, significa ritrovare una dimensione più umana del tempo, un’atmosfera rilassante”.

A pensarla così anche gli altri professionisti che affiancano Giulio nella realizzazione dello spot. “I miei colleghi si sono ambientati subito. Dopo un giorno conoscevano già l’intero paese e ricevevano inviti a cena”. Stessa cosa vale anche per gli attori protagonisti che, da poche ore a Trivento, hanno già apprezzato l’ospitalità dei molisani che spesso passa per la convivialità della buona cucina tradizionale. Queralt Badalamenti, volto noto della pubblicità che a ottobre uscirà con una pellicola per il cinema e Luigi Di Schiena, attore di teatro, saranno i protagonisti dello spot. Due bellezze che ben incarnano giovani del Sud Italia, i quali nelle immagini saranno attorniati da una serie di comparse selezionate proprio tra i residenti del paese, dove l’euforia per l’evento è già palpabile nell’aria da un po’. “Trivento ha risposto benissimo”, dice, infatti, Scarano. “Quando ho creato il gruppo su Facebook per l’occasione, avevo inserito una trentina di persone tra parenti, amici e conoscenti. In meno di due ore eravamo già in 400”. Un risultato questo che, però, non meraviglia affatto il giovane regista, il quale conoscendo i molisani era ben consapevole dell’esito della notizia divenuta ben presto virale tra i vicoli del paese. “So che qui la gente è molto ospitale, molto sincera nei sentimenti”, dice ancora Giulio che non perde occasione nemmeno di rimarcare come le persone del posto abbiano messo a disposizione le loro competenze in maniera totalmente gratuita, a partire dalla costumista. “Senza l’aiuto della comunità non ce l’avremmo mai fatta. È stata un’azione corale. Tutti hanno voluto dare il proprio contributo, facendolo in maniera totalmente gratuita. Ed è questa la cosa più bella e più importante: l’essersi messi a disposizione senza alcun tipo di ritorno, ma lavorando come se fossero super pagati”. Una realtà impensabile per una Milano con un frenetico bisogno di monetizzare ogni cosa.

Tra l’accoglienza, l’operosità dei molisani, tra un invito a cena e una risata, sono stati 120 i provini effettuati al centro polifunzionale del paese per scegliere le comparse. Una selezione a cui è stato affiancato anche un altro tipo di casting, specifico per una particolare fascia d’età. Volti conosciuti nel borgo del paese che potrebbero approdare anche sul piccolo schermo. “Lo spot – ha detto Scarano sarà girato per il web, ma una volta ceduti i diritti di messa in onda, la San Pellegrino potrebbe anche decidere di  mandarlo in tv”.

Una cosa di cui sarebbe di certo orgoglioso il giovane regista di origini molisane che ha già firmato diverse pubblicità per famosissimi brand e che ha vestito anche i panni da protagonista per note campagne di comunicazione.

Tv o non di tv, sta di fatto che lo spot girato a Trivento può essere un piccola goccia nel mare delle speranze di chi vorrebbe una regione capace di puntare sul turismo. “Questa idea nasce proprio per questo: valorizzare il Molise e le sue bellezze. Far conoscere posti meravigliosi che altrimenti non sarebbero nemmeno presi in considerazione. È una piccola regione che ha tutto e che dovrebbe puntare di più sulle proprie risorse”. Come? “Abbandonando la rassegnazione, investendo nel marketing, recuperando il rispetto per la propria terra. Insomma, semplicemente concedendosi un’opportunità”. Mentre è intento a pensare a “un’idea semplice da elaborare e più difficile, ma non impossibile, da mettere in pratica” come lo stesso ammette, il regista viene richiamato ai sui impegni. C’è da lavorare, alle prime ore dell’alba di domani Trivento, diventa, infatti, pur sempre il set per le scene di uno spot di una nota azienda.

 

 

Redazione

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