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Fondi europei e sviluppo del basso Molise, Patriciello: “Puntare su commercio con la Cina e settore crocieristico”

“I fondi europei sono il pilastro su cui fare leva per rilancio turistico ed economico dei nostri territori. E il basso Molise può essere, da questo punto di vista, da traino per tutta la Regione”. Così Aldo Patriciello, parlamentare europeo e membro del Gruppo Ppe, nel corso del convegno tenutosi a Termoli su “I fondi europei diretti nel basso Molise, opportunità per i territori, interventi sulla costa e potenziamento dell’occupazione”.

All’evento promosso dal Parlamento di Bruxelles e dal Gruppo del Partito Popolare Europeo hanno partecipato, oltre all’eurodeputato molisano, anche il segretario generale della Uil Molise, Tecla Boccardo, e la dott.ssa Marina Bresciani, esperta di progettazione comunitaria e Presidente della Cooperativa PRESS- Progettisti Europei Associati.

“Credo sia necessario – ha detto Patriciello nel corso del suo intervento – riprogettare lo sviluppo di questa Regione. Occorre dunque una programmazione strategica di grande lucidità, che guardi lontano, così come quella che fu messa in opera oltre 40 anni fa quando si programmarono i pilastri su cui si fondò la crescita occupazionale dei nostri territori. Sfruttare appieno le opportunità offerte dai bandi europei è solo il primo passo da fare per andare in questa direzione. Le opportunità non mancano. Penso, ad esempio, all’inserimento del Molise all’interno del grande progetto geo-economico della “Nuova via della seta”, la rotta commerciale tra Cina e Europa che passa proprio qui, nel nostro mare Adriatico: parliamo di un piano da quasi mille miliardi di investimenti, con 60 Paesi coinvolti e una previsione di crescita occupazionale di circa 200mila nuovi posti di lavoro. Stesso discorso vale anche per il settore crocieristico, un settore dove i margini di crescita sono enormi. Dobbiamo confrontarci – ha spiegato l’europarlamentare molisano – con un mercato globale, in rapida trasformazione, con cambiamenti epocali. Ma attenzione, però: per fare crescere il nostro Molise c’è bisogno innanzitutto della capacità di saper fare squadra, mettersi insieme e remare tutti dalla stessa parte”.

Redazione

CBlive

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