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“Aiutiamo tutti. Insieme per non lasciare nessuno da solo”. La capogruppo Dem Micaela Fanelli lancia la proposta del Welfare di Emergenza

Attivare un numero verde dedicato ad anziani isolati e famiglie in quarantena al quale potersi rivolgere in tutte le situazioni di bisogno, non solo sanitarie”

“È questo il tempo della coesione, della solidarietà, dell’assunzione comune ed individuale della responsabilità, dell’impegno e della certezza di superare, insieme, l’emergenza Covid 19. Per riuscirci, bisogna insistere sulla strada intrapresa, fatta di collaborazione tra tutti i livelli istituzionali, di coinvolgimento, condivisione, concordia, unità d’intenti, come ha ricordato il Presidente Mattarella, che ringraziamo per averci indicato la direzione e per averci fatto sentire parte di un’unica grande Nazione, l’Italia, che ce la farà”, così la capogruppo dem, Micaela Fanelli.

“Il nostro primo, doveroso ringraziamento – dice la consigliera regionale – va a tutti gli operatori sanitari, alla Protezione Civile, alle Forze dell’Ordine, alle Regioni, ai Comuni, al terzo settore, ai volontari da settimane impegnati a proteggere la nostra salute tra enormi rischi e difficoltà, esempio per tutti noi di professionalità, coraggio, abnegazione e determinazione nell’affrontare la più grande emergenza sanitaria del nuovo secolo. Che però, non deve sovrastare la certezza di essere in grado di fronteggiare e sconfiggere il virus. Perché uniti, ci riusciremo. Non può essere altrimenti. E ognuno di noi, deve fare la sua parte, per sé e per tutti gli altri.

Anche e soprattutto noi donne e uomini delle istituzioni, a tutti i livelli, e soprattutto espressione di governo o di minoranza, per il bene comune. Non è il momento delle polemiche. E noi non ci sottraiamo nel fare la nostra parte. Martedì prossimo, nel tavolo permanente attivato in Consiglio regionale sull’emergenza, verremmo informati sulle ulteriori procedure per contenere il contagio in Molise. Avevamo già chiesto, come Gruppo Consiliare del Partito Democratico, di innalzare ulteriormente il livello di guardia, adottare più misure di prevenzione e di coordinamento, di condivisione con il partenariato, soprattutto coi Comuni, di rafforzamento delle condizioni di sicurezza per il personale ed i plessi ospedalieri. Torneremo a chiederlo, senza polemiche e nella massima collaborazione istituzionale, ma fermi nella convinzione che tutti dobbiamo dare il massimo ora!

Suggeriremo, inoltre, di attivare tutte le azioni per i nuclei familiari in isolamento, soprattutto per gli anziani invitati a restare a casa, che hanno necessità di essere accuditi nelle piccole e grandi esigenze quotidiane. Perché oggi, soprattutto in una regione con una incidenza alta di persone della terza età dispersi in tanti piccoli Comuni, il senso di isolamento e abbandono può diventare scoramento, sconforto. Non è possibile! Per questo è anche il momento di essere vicini a coloro che sono stati messi in quarantena e hanno paura. Di essere al fianco delle fasce più deboli della popolazione.

Aiutare tutti. È questo l’imperativo che deve guidare la classe politica. E il coordinamento coi sindaci, il coinvolgimento degli Ambiti Sociali, suggeriti da tempo, sono fondamentali per l’attivazione immediata di un Welfare dell’Emergenza. Abbiamo già avanzato, per le vie brevi, delle richieste alla Regione Molise e all’Assessorato al Sociale, mettendo pienamente a disposizione la nostra esperienza di amministratori del territorio.

Lo riproporremo martedì, consigliando di attivare un numero verde dedicato ad anziani e famiglie al quale potersi rivolgere in tutte le situazioni di bisogno, non solo sanitarie.

Senza dimenticare l’economia in affanno, quella molisana in particolare, già segnata da una profonda crisi, che va sostenuta da subito, attraverso azioni di supporto per le aziende, i fornitori, i dipendenti. Lo sta già facendo lo Stato centrale e il Governo Nazionale. Dobbiamo coordinarci e farlo anche noi, laddove necessario e possibile, per tutelare il nostro sistema produttivo già in affanno, che non può e non deve essere ulteriormente penalizzato, ma che invece deve essere uno strumento indispensabile per la ripresa.

Perché oggi è anche il tempo di pensare al domani. Di prendere coscienza dei limiti resi evidenti dall’emergenza Corona Virus, per ridisegnare un sistema sanitario, economico, sociale ed istituzionale che non vada mai più in affanno, più equo, solidale, pronto, capace di affrontare qualsiasi eventualità, senza far entrare in crisi l’intero sistema. Riforme istituzionali non più rinviabili, mezzi innovativi (smart coworking e fad), riconversione complessiva del sistema territoriale”.

“Perché, – conclude la Fanelli – come scriveva Seneca: Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo orientare le vele”.

Redazione

CBlive

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