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Inaugurato a Campobasso il “Centro Be Future Molise – Centro di aiuto alle famiglie con minorenni vittime di violenza e abusanti”

Gravina: “Aggiungiamo un ulteriore tassello alla crescita della rete dei servizi territoriali rivolti al contrasto della violenza a danno di minorenni"

Questa mattina, presso l’immobile del Comune di Campobasso in Viale del Castello n. 68, si è svolta l’inaugurazione del Centro Be Future Molise – Centro di aiuto alle famiglie con minorenni vittime di violenza e abusanti” dell’ATS di Campobasso. Il Centro mira a garantire un sostegno alla genitorialità ed alle famiglie di minori vittime di violenza e minori abusanti. In particolare la progettualità intende sviluppare azioni volte alla protezione dei minori vittime di violenza ed anche ai minori “abusanti”, una volta conclusosi l’iter giudiziario nel quale il minore è stato coinvolto, al fine di favorire la prevenzione del rischio di recidiva ed il reinserimento sociale. Il progetto denominato “Centro Be Future Molise – Centro di aiuto alle famiglie con minorenni vittime di violenza e abusanti” è stato finanziato dalla parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della Famiglia all’ATS di Campobasso per un importo pari ad € 180.000,00. L’iniziativa progettuale è stata realizzata in collaborazione con la Cooperativa Sociale Kairos (Presidente dott. Nicola Malorni) e la Cooperativa Sociale BeFree (Presidente dott.ssa Oria Gargano).

Il Centro Be Future è un Servizio specialistico polivalente, di riferimento territoriale e tendenzialmente a valenza regionale, a protezione dei minorenni vittime di violenza e abusanti, nonché delle loro famiglie, che poggia su una larga intesa con le istituzioni locali a vario titolo coinvolte nelle attività di tutela, protezione e cura dei minorenni vittime.

 “Il Progetto – come ha spiegato il sindaco di Campobasso e presidente dell’ATS di Campobasso, Roberto Gravinapermette la realizzazione di un modello d’intervento innovativo nel campo delle violenze a danno dell’infanzia e dell’adolescenza, nonché di ricerca nell’ambito delle buone pratiche in materia. In questo modo – ha aggiunto Gravina – si persegue l’obiettivo di implementare la rete dei servizi territoriali rivolti al contrasto della violenza a danno di minorenni attraverso una efficace collaborazione tra il Centro Be Future, le Istituzioni Pubbliche coinvolte e il territorio, nel rispetto dei principi del lavoro interistituzionale e multidisciplinare“.

Tali azioni di protezioni saranno articolate attraverso interventi specifici di sostegno alla genitorialità e, più in generale, alle famiglie in cui si trovano i minori stessi, in una più ampia ottica di assistenza ed inclusione sociale.

“Ci si propone lo specifico obiettivo di superare la disomogeneità delle procedure che vengono attivate dai servizi socio-sanitari territoriali per la protezione dei minori vittima di abuso e sfruttamento sessuale, – ha spiegato l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Campobasso, Luca Praitano – nonché la difficoltà nel garantire un adeguato coordinamento fra le azioni intraprese dai tre settori, sociale, sanitario e giudiziario maggiormente responsabili della tutela dei minori abusati. In particolare, si intende sviluppare e consolidare reti territoriali fra vari attori pubblici e privati per la definizione di strategie, azioni ed interventi integrati, pluridisciplinari e intersettoriali, in materia di protezione e reinserimento sociale delle vittime e dei rei minori, una volta usciti dall’iter-giudiziario”.

Il Centro Be Future svolge la propria attività in collaborazione con soggetti pubblici e del privato sociale (con i quali è stato sottoscritto un Protocollo Operativo) e nei seguenti ambiti e campi di azione ai fini del raggiungimento degli obiettivi sottoindicati:

  1. collaborazione funzionale nei casi di violenza che interessano minorenni vittime o abusanti per le attività di segnalazione e presa in carico, per le proprie specificità, con il coinvolgimento dei soggetti interessati e in collegamento tempestivo e costante con l’Autorità Giudiziaria Minorile e Ordinaria e con le altre strutture e/o servizi preposti al trattamento specifico in tema di violenza su minorenni;
  2. assistenza psico-giuridica e ascolto giudiziario di minorenni vittime di violenze;
  3. realizzazione e attivazione di uno Spazio Neutro e di un Centro di ascolto in Viale del Castello a Campobasso adeguatamente predisposto all’interno del centro presso strutture idonee per l’ascolto protetto di minorenni presunte vittime o vittime dotate di adeguati strumenti di audio-videoregistrazione;
  4. consulenza e orientamento scolastico a favore di minorenni segnalati per fenomeni di violenza subita e/o agita a danno di altri;
  5. supporto socio-psico-pedagogico rivolto a minorenni allontanati dalla famiglia in accordo con i servizi territoriali e le Autorità Giudiziarie competenti;
  6. promozione dell’inclusione sociale e di empowerment mediante progetti individualizzati di accompagnamento del minorenne vittima di violenza o abusante;
  7. interventi di promozione dell’Empowerment familiare;
  8. attività di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolte ai servizi territoriali e alla rete degli operatori sociali, sanitari e giuridici che a vario titolo intervengono nella prevenzione delle violenze sui minorenni e di minorenni.

Il Progetto coprirà le principali fasi di intervento protettivo dei minori vittime e di sostegno alla genitorialità, garantendo un complessivo e organico approccio multidisciplinare:

Fase 1: indagine sociale, finalizzata a raccogliere le informazioni sul contesto ambientale e relazionale in cui vive il/la minore, sulla presenza di elementi di rischio a livello individuale e familiare.

Fase 2: presa in carico del/della minore con finalità di valutazione clinica e di trattamento;

Fase 3: presa in carico dei genitori e/o dei familiari del/della minore vittima attraverso la gestione degli incontri protetti e la realizzazione di un percorso valutativo e terapeutico di recupero della genitorialità;

Fase 4: assistenza giuridica del/della minore vittima, per garantire la prevalenza del superiore interesse del/della minore e del suo diritto alla salute pur nel rispetto degli obblighi di denuncia e di indagine sul reato penale consumato;

Fase 5: elaborazione e accompagnamento del/della minore – anche nei casi in cui si tratti di minore abusante – verso un progetto di vita che sia alternativo o connesso a un reinserimento sociale, al rientro nell’ambito del proprio nucleo familiare.

Redazione

CBlive

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