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Manifestazione nazionale per il prossimo 22 giugno: presente anche la Cgil Molise

In queste ore si stanno definendo gli ultimi dettagli organizzativi per la preparazione della grande   manifestazione   che   le   organizzazioni   sindacali   confederali   hanno   voluto   con convinzione   proporre   per   il prossimo 22 giugno in   un   luogo   simbolo   come          Reggio Calabria .

L’evento   suggella   un   periodo   di   forte   mobilitazione   che,   partendo   dalla   straordinaria manifestazione nazionale del 9 febbraio scorso a Roma, ha visto il sindacato impegnato nel proporre diverse piattaforme confederali e  settoriali.

I temi che saranno rilanciati sabato prossimo parleranno,ancora una volta, di futuro per il lavoro e richiesta di un cambio di passo nelle politiche governative in materia economica e fiscale.

In un’Italia che viaggia a diverse velocità è importante ribadire – ora più che mai –   che crescita e sviluppo del Paese devono essere inquadrati in una visione complessiva che deve   riguardare   i   diversi   territori   e   che   la   mobilità,   l’alta   velocità   gli   investimenti infrastrutturali   e   sul   sistema   dei   trasporti   devono   essere   proposti   in   maniera   equa   e programmata   in   tutto   il   territorio   nazionale   e   devono   essere   produttori   di   diritti   reali   di cittadinanza.

La   scelta   di   proporre   l’iniziativa   in   Calabria   ha,   inoltre,   una   valenza   particolare   per   i numerosi campanelli di allarme che si registrano in tema di legalità e appalti che rischiano di essere favoriti anche da nuovi orientamenti legislativi che non sembrano andare proprio nella direzione della maggiore tutela e dei dovuti controlli.

L’adesione di diverse associazioni e della Giunta Regionale calabrese alla manifestazione rafforza un altro elemento chiave dell’iniziativa che deve ribadire, senza se e senza ma, l’impegno di tutte le forze istituzionali, civili e democratiche per la lotta alla ndrangheta, alla criminalità organizzata e a consolidati sistemi di corruzione.

La   CGIL  sostiene   da   sempre   che   i   problemi   del   mezzogiorno   sono   problemi   dell’intera nazione e dell’intera Europa e che c’è un bisogno straordinario di investimenti mirati perdare prospettive e futuro soprattutto alle nuove generazioni su tutto il territorio nazionale,fuori dalle logiche di anomale proposte di autonomia differenziata che rischiano di minare alla base diritti finora concepiti come costituzionali e universali come quelli fondamentali al lavoro, allo studio e alla salute.

La CGIL del Molise ha da tempo rilanciato l’attenzione su i rischi di una nuova questione meridionale e ha  elaborato proposte per garantire una nuova qualità dello sviluppo per la nostra   Regione   che,   considerato   anche   il   dato   dimensionale   e   demografico,   potrebbe essere una sorta di laboratorio per la creazione di un modello diverso e di avanguardia per il rilancio del lavoro e dell’economia soprattutto delle aree interne.

Il Molise, in particolare, considerato il lento declino a cui rischia di essere destinato per atavici   e   nuovi   ritardi   in   termini   di   programmazione,   avrebbe   bisogno   di   un   patto straordinario per lo sviluppo e per il lavoro che richiami i diversi attori sociali e istituzionali a operare per un ipotesi condivisa di sviluppo territoriale che guardi oltre i personalismi e le   beghe     di   parti   e   di   partito   (a   volte   veramente   sterili   soprattutto   se   si   considerano   i frequenti cambi di casacca dei vari protagonisti) e che scriva una pagina di storia dedicata- finalmente –  ai suoi cittadini, ai suoi giovani ai suoi lavoratori.

Piani   strategici   delle   infrastrutture   e   delle   opere   pubbliche,   messa   in   sicurezza   del territorio,  piano dei trasporti, politiche industriali, politiche ambientali,  proposta di servizi territoriali   anche   in   materia   socio   sanitaria,   offerta   formativa   e   dimensionamento scolastico, politiche mirate per le piccole e medio imprese che hanno superato, tra mille difficoltà,   il   devastante   impatto   della   crisi   stringente;   queste   alcune   delle   questioni   che andrebbero   immediatamente   affrontate   e   che   avrebbero   sicuramente   bisogno   del contributo   delle   migliori   menti   ed   energie   locali   raccolte   in   una   sorta   di   moderno     (e volendo anche  temporaneo) compromesso storico per trovare una direzione partecipata e condivisa   che   guardi   veramente   al   futuro   di   coloro   che,   a   diverso   titolo,   intendiamo rappresentare e che per scelta e per molteplici altri fattori hanno deciso, nonostante tutto, di lavorare e provare a vivere dignitosamente nella nostra Regione.

L’appello alla partecipazione alla manifestazione del 22 giugno per contribuire a scrivere una bella pagina di democrazia e per determinare un riscatto del mezzogiorno all’interno dell’intero sistema paese è quindi  rivolto a tutti.  Ai giovani, ai pensionati e ai lavoratori del Nord e del Sud. Tutti  insieme per costruire un‘Italia finalmente unita   su alcuni dei suoi valori fondanti : lavoro, dignità del lavoro, solidarietà, equa distribuzione del reddito.

La   CGIL  del   Molise   parteciperà   alla   manifestazione   di   sabato   prossimo   con   lavoratori, delegati e pensionati regionali anche per rilanciare le diverse istanze locali e  raggiungerà Reggio Calabria con autobus che partiranno da Termoli (ore 23.00 del 21 giugno) e da Campobasso (ore 24.00 del 21 giugno). Previste soste lungo il tragitto per permettere la partecipazione di manifestanti provenienti da Isernia e da Venafro.

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