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Riportare a casa gli italiani bloccati nel mare della Cina

Fra i marinai, anche un termolese

Riportare a casa gli italiani bloccati nel mare della Cina. Questo l’obiettivo della riunione di ieri fra dieci comuni italiani che hanno cittadini bloccati al largo di Huanghua in Cina. L’amministrazione comunale di Termoli, nella persona del consigliere Nicola Balice, ha partecipato per il marittimo termolese Gianluca Perino. Presente online anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il vicesindaco di Messina e i primi cittadini di Procida, Monte di Procida, Crotone, Pozzallo, Livorno, Sant’Aniello e Vico Equense.
La vicenda è frutto di un intrigo internazionale che tiene bloccate alcune imbarcazioni, tra cui “L’Antonella Lembo”, dove si trova il termolese Gianluca Perino, e l’MBA “Giovanni Bottiglieri”. I mercantili sono in rada al largo del porto cinese di Huanghua e non sono autorizzati ad attraccare in quanto hanno a bordo un carico di carbone australiano che la Cina al momento continua a respingere. “Non lasceremo nulla di intentato – ha commentato il consigliere Balice – per cercare di riportare a casa nel più breve tempo possibile Gianluca Perino e gli altri italiani che sono isolati a bordo dei mercantili in Cina”.
Sono stati vani tutti gli appelli rivolti fin’ora al governo cinese, ma adesso i dieci comuni interessati hanno deciso, dopo un primo incontro online, di interessare il Governo italiano e il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Si cercherà di accelerare in tutti i modi le procedure di rientro dei marittimi italiani che si trovano a bordo dei mercantili e che vivono ormai da troppo tempo una situazione paradossale. Sono in totale isolamento e non sanno quando potranno rientrare a casa.
Stanno tutti bene però il tempo passa e notizie positive, al momento, non ce ne sono. I due governi, quello cinese e quello australiano, non riescono a trovare un accordo e allora servirà la mediazione internazionale per cercare di sbrogliare la matassa. Al termine dell’incontro, ha spiegato il consigliere Nicola Balice, sindaci e delegati dei dieci comuni hanno deciso, per i prossimi giorni, di approntare un documento a firma congiunta al fine di sollecitare l’immediato rientro in Italia dei connazionali che si trovano al largo di Huanghua. Sarà coinvolta anche l’ambasciata australiana in Italia. Alla vicenda è già interessato l’ammiraglio delle Capitanerie di Porto Luigi Giardino, Capo Reparto Sicurezza della Navigazione e Security Marittima. Con il documento sarà chiesta anche la presenza del ministro Di Maio alla prossima task force.
Carola Pulvirenti

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